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Tutto pronto per la eSerie C, il via il 4 aprile con 32 squadre

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MILANO (ITALPRESS) – Tutto è pronto: 32 squadre stanno per confrontarsi nell’edizione 2023 del campionato Lega Pro eSerie C, il torneo che vedrà confrontarsi team da tutta Italia in una sfida calcistica virtuale ad alto livello. I sorteggi dei gironi si sono svolti questa mattina nello Spazio Cinema Anteo di Citylife a Milano alla presenza di Francesco Monastero, Ceo di WeArena (principale organizzatore della competizione), e in collegamento da Firenze con Matteo Marani, presidente della Lega Pro.
Il campionato si aprirà ufficialmente il 4 aprile, mentre la finalissima si disputerà il 10 giugno a Ferrara. Grande ottimismo per questa edizione: 32 squadre contro le 20 del 2022 e ben 750 ragazzi partecipanti (una crescita del 200% rispetto all’anno scorso). Tra le squadre al via anche numerose new entry, come Potenza, Messina, Foggia, Carrarese, Imolese, Fermana, Pro Sesto, Triestina, Ancona e Lecco. Un calendario di sfide molto ricco che rende difficili fare pronostici. Dalla fase a gironi, le prime classificate andranno direttamente agli ottavi di finale. Le altre disputeranno un girone di ripescaggio il 7 giugno dove le prime potranno accedere alle fase finali della gara.
Grandi attese condivise anche da Marani che ha sottolineato come il mondo degli e-sport sia “in costante crescita e come Lega Pro lo stiamo guardando con grande interesse. Dobbiamo dare il giusto rilievo agli e-sport che sono portatori di grande contenuto”.
Non si tratta infatti di semplici competizioni videoludiche, ma vere e proprie competizioni agonistiche dove i player agiscono come atleti, con sessioni di allenamento apposite e percorsi di professionalizzazione e di squadra. “Rispetto all’anno scorso abbiamo coinvolto 32 club e 750 ragazzi nelle selezioni in giro per l’Italia per creare i vari team territoriali. Ci aspettiamo un’audience enorme: l’anno scorso 7,7 milioni, mentre quest’anno crediamo di superare abbondantemente i 10 milioni”, ha commentato Monastero. Il Ceo di WeArena non si è sbilanciato però nel fare pronostici su questa edizione, anche a causa della forte presenza di novità: “le new entry sono 12 rispetto all’anno scorso. Tutti sono fortemente motivati. Poi durante una partita di e-sport tutto può accadere: spesso la differenza la fa la capacità di rimanere freddi e non farsi prendere dall’emozione. Non è quindi possibile oggi fare una previsione certa”. Coinvolgimento dei giovani e grande attenzione ai territori sia per gli atleti che per la crescita dei supporters della squadra caratterizzano questo nuovo universo.
“Il tema degli E-Sport coinvolge in maniera endemica le nuove generazioni. Ci sono in Italia milioni di giocatori, centinaia di milioni di appassionati in giro per il mondo. Quindi diventa fondamentale dialogare con questi ragazzi e portarli nel mondo che a loro è più consono: noi diamo loro la possibilità di attivarsi sulle loro passioni – ha spiegato Monastero – Proprio perchè i giovani oggi sono meno avvezzi a seguire le squadre di calcio o andare allo stadio, noi vogliamo creare un sistema e un movimento assieme ai team di calcio per il quale i giovani selezionati sono del territorio per avvicinarli agli e-sport e alle squadre del territorio”. Ma la sfida non si riduce solo ad organizzazione di tornei e promozione di squadre. “Rispetto ad altre iniziative fatte dai nostri competitor negli altri anni, noi stiamo lavorando con Lega Pro per creare un sistema che dia la possibilità ai team di calcio di crearsi delle business unit dedicate agli e-sport”, ha concluso Monastero.
– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).

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Sportcity Day, numeri record per l’evento del 22 settembre

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ROMA (ITALPRESS) – Cento città, grandi e piccole, accomunate dall’idea di trasformare i propri spazi urbani in palestre a cielo aperto in occasione della quarta edizione dello Sportcity Day, in programma il 22 settembre prossimo nelle piazze, vie, parchi, fiumi, laghi, palestre e playground di tutta Italia. A quattro mesi dall’evento, le 100 città aderenti possono essere considerate un bel traguardo, e con questi numeri si prevede che in questa edizione dell’evento organizzato da Fondazione Sportcity saranno oltre 150 le città in movimento. “Tutte insieme in un vero e proprio crogiolo di iniziative e di eventi per offrire ai cittadini una domenica speciale, nella quale fare sport insieme all’aria aperta riappropriandosi di aree che nella normalità sono teatro delle frenetiche attività quotidiane – sottolinea una nota -. I Comuni che hanno sposato la filosofia di Fondazione di lavorare insieme per una ‘Repubblica del Movimentò, hanno intuito, prima di altri, che questa ‘rivoluzione dolcè è possibile. Benessere, qualità della vita, felicità e promozione della cultura del movimento, sostenibilità, attenzione all’ambiente sono i comuni denominatori che detteranno, oggi come nel futuro, le linee guida in tutti i territori”.
Sindaci, amministratori, stakeholder del mondo dello sport e del benessere psico-fisico, ma anche società sportive grandi e piccole, atleti e cittadini “saranno coinvolti in un progetto che va oltre il mero esercizio fisico. In questi anni si è sviluppato un nuovo modo di pensare, di intendere la pratica sportiva e l’attività motoria, lontano dalla spasmodica ricerca della performance agonistica ma volto al wellness fisico e mentale.
Un valore educativo che vuole contrastare in maniera concreta i dati drammaticamente emersi da una ricerca dell’Osservatorio permanente sullo Sport della stessa Fondazione SportCity. Una sconfortante fotografia del nostro paese che indica la quota di persone sedentarie pari a più di un terzo della popolazione. Un dato ancor più drammatico se si scende al sud, dove paradossalmente le condizioni climatiche dovrebbero invece consentire una maggiore attività motoria all’aperto”. “Lo sport è un mezzo per esprimere i propri talenti, ma anche per costruire la società. Lo sport, infatti, ci insegna il valore della fraternità. Non siamo isole: in campo, non importa la provenienza, la lingua o la cultura di una persona. Ciò che conta è l’impegno e l’obiettivo comune. Questa unione nello sport è una metafora potente per la nostra vita”. Queste le parole di Papa Francesco che ispirano il lavoro di Fondazione Sportcity “un messaggio potente – conclude la nota – che indica la via da seguire e, sono già in tanti ad aver già intrapreso il cammino”.
– foto Fondazione Sportcity
(ITALPRESS).

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Bertolucci “Momento d’oro per il tennis italiano, Sinner un dono”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ un momento d’oro per il tennis italiano. Abbiamo dovuto pazientare un pò di tempo, ma l’Italia è ai vertici mondiali, a livello maschile siamo al primo posto a livello mondiale”. Lo ha detto Paolo Bertolucci, leggenda del tennis italiano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress: “Jannik Sinner? Io devo ancora capire come è riuscita la cicogna a superare le Alpi e a portarlo di qua – ha ironizzato sull’attuale numero due al mondo e vincitore di uno Slam in questa stagione – Lui è un pò tedesco-austriaco, molto freddo, educato, talentuoso, perbene, è lontano dallo stereotipo del ragazzo italiano un pò frivolo. E’ un grande dono per il tennis ma anche per lo sport italiano, da prendere a esempio, e dobbiamo impegnarci a non rovinarlo”. Gli ultimi successi di Jannik Sinner hanno riportato l’Italia ai vertici del tennis mondiale e hanno generato importanti benefici per l’intero movimento tennistico italiano, anche grazie ai risultati di altri campioni come Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti.
In pochi più di vent’anni la FITP è arrivata a 660.000 tesserati, ma secondo le stime alla fine del 2024 si potrebbero superare i 700.000: “Fare tennis è uno sport singolo, che abbina atletismo e forza mentale. Lo scontro non è mai fisico con l’avversario, ma mentale a venti metri di distanza, come una partita a scacchi – ha spiegato Bertolucci elencando alcune ragioni per cui consiglierebbe ai giovani di giocare a tennis – E poi perchè si ha la fortuna di giocare 35 settimane all’anno all’estero, si possono conoscere tante persone, parlare diverse lingue e aprire la mente”. Un binomio essenziale quello tra il tennis e il mondo della medicina e della preparazione fisica: “Abbiamo iniziato tanti anni fa, Mario Belardinelli decise di creare un college a Formia con 4 ragazzi di 15-16 anni, la mattina andavamo a scuola e il pomeriggio ci allenavamo insieme ad altri grandi campioni dello sport, era un ambiente stimolante – ha raccontato l’attuale commentatore televisivo per Sky Sport – C’era da iniziare anche a conoscere la preparazione fuori dal campo, un anno ci allenavamo sul fondo, uno coi pesi, e così via. Siamo stati un pò come delle cavie, da lì è venuta fuori la lezione sul tipo di preparazione fisica che necessita per un tennista di alto livello”.
“Ai miei tempi si partiva dalla tecnica, si guardava a quella, poi veniva la testa insieme al fisico – ha ricordato – Ora si parla di fisico e testa, poi se c’è anche il talento bene, ma è diventata una ciliegina sulla torta. Per quanto riguarda Sinner, si parla di fino a 5 ore di lavoro giornaliero da anni, ed è un lavoro che non è stato ancora portato a termine. Sinner è ancora un pò gracilino sotto alcuni punti di vista. Ma noi coi capelli bianchi siamo anche un pizzico invidiosi”.
E sui tanti infortuni che colpiscono i giocatori più forti, tra cui lo stesso altoatesino: “Anche Nadal ha sofferto alcuni infortuni, l’eccezione vera è Djokovic, non ha mai sofferto un infortunio serio – ha sottolineato Bertolucci – Nole non è mai stato fermo per un mese di fila in diciotto anni di carriera, è una cosa che va oltre qualsiasi immaginazione”.
L’effetto Sinner si è fatto sentire anche agli Australian Open 2024, il primo slam vinto dall’altoatesino, la cui finale ha ottenuto 1.914.000 spettatori con uno share del 18% e 2.6 milioni di persone collegate alle 13.31 per assistere al match point dell’azzurro. Un successo che ha un pò oscurato la grande ascesa del padel: “Gli ex frequentatori dei club di tennis sono passati al golf, da lì poi si è passati al padel. Serve molto soprattutto per le signore che in quattro si divertono, col tennis è più complicato, servono almeno quattro raccattapalle. Adesso il padel sta scendendo nuovamente – ha concluso – Ma qualsiasi espressione di movimento all’aria aperta, dal padel, al tennis, al golf, va bene”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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Nuggets e Knicks vincono e si portano sul 3-2

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nikola Jokic e Jalen Brunson. Sono loro i grandi protagonisti di gara-5 delle semifinali play-off Nba e sono loro a trascinare Nuggets e Knicks, portando le rispettive squadre alle vittorie (entrambe casalinghe) su Timberwolves e Pacers e, dunque, a un passo dalle finali di Conference. I campioni in carica battono Minnesota 112-97 in una serata in cui Jokic riceve il premio di miglior giocatore della stagione e poi sfodera una prestazione delle sue, mettendo a referto 40 punti, 7 rimbalzi, 13 assist. Oltre al serbo doppia doppia anche per Aaron Gordon che fa registrare al suo attivo 18 punti e 10 rimbalzi. Ne fanno 16 a testa Murray e Caldwell-Pope, mentre dalla panchina arrivano i 10 di Braun. I Timberwolves lottano, se la giocano a lungo alla pari, ma cedono ai padroni di casa di Denver. Senza Conley, gli ospiti ne portano quattro in doppia cifra. Il più prolifico è Towns con 23 punti, poi c’è la doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi di Gobert, mentre Edwards ci va vicino chiudendo anche lui con 18 punti e 9 assist. Vincono i Nuggets che conducono la serie 3-2.
Dalla Western alla Eastern Conference, identica situazione. New York vince in casa battendo nettamente Indiana (121-91) e portandosi a un passo dalla finale. Anche qui, al termine di un match a nervi tesi, c’è un assoluto protagonista che risponde al nome di Jalen Brunson che trascina i Knicks con 44 punti, 4 rimbalzi e 7 assist. Importante anche la doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi di Hart, dalla panchina ne fa 18 anche Burks, mentre tornando al quintetto iniziale ecco i 17 punti di McBride, ma il suo contributo lo dà anche Hartenstein con i suoi 17 rimbalzi (7 punti). Serata no per i Pacers che ne portano 4 in doppia cifra, ma non si va oltre ai 22 punti di Pascal Siakam, ai 16 di Turner, ai 13 di Haliburton e agli 11 di Nembhard. New York si porta sul 3-2, ora primo match point sul parquet di Indiana.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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