Cronaca
Virus respiratorio sinciziale, al via campagna informativa
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’arrivo dell’autunno apre le porte alla stagione del Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), un virus molto comune che infetta almeno una volta quasi tutti i bambini entro i 2 anni di età e rappresenta la prima causa di bronchiolite e polmonite nel primo anno di vita. Un virus su cui è ancora scarsa la conoscenza da parte delle famiglie se si considera che la metà dei genitori afferma di non conoscere l’RSV.
In occasione della RSV Awareness Week, organizzata dalla European Foundation for the care of Newborn Infants, torna la campagna di Sanofi Together Against RSV che si propone di fornire tante informazioni utili alle famiglie, per consentire loro di affrontare in modo corretto il virus respiratorio sinciziale nei più piccoli. L’iniziativa gode del patrocinio delle società scientifiche SIP (Società Italiana di Pediatria), SIN (Società Italiana di Neonatologia), SItI (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) e, da quest’anno, anche di FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) ed è stata realizzata in stretta collaborazione con il network FattoreMamma, fortemente impegnato nella comunicazione di nozioni utili e affidabili ai genitori. Essa nasce proprio dalla necessità di accrescere la consapevolezza dei neogenitori su questo virus a circolazione stagionale. Per farlo si sono, quindi, volute utilizzare forme di comunicazione a più livelli sviluppate in modo da raggiungere un’ampia audience.
Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia, sottolinea:
‘Dopo il successo dello scorso anno, siamo orgogliosi di poter dare seguito – con il prezioso sostegno di SIN, SIP, FIMP e SItI e la collaborazione di FattoreMamma – a questo progetto, necessario per colmare un’esigenza di informazione dei neogenitori, dando loro gli strumenti per muoversi su un terreno ancora troppo sconosciuto e sottovalutato come l’RSV. Oltre alle attività di sensibilizzazione, il nostro impegno è costante su più fronti. I nostri investimenti in ricerca e sviluppo ci permetteranno di mettere presto a disposizione anche in Italia una soluzione concreta ad un bisogno di sanità pubblica per cui finora non esisteva risposta. Parallelamente, la costante collaborazione con tutti gli attori del mondo sanitario e le Istituzioni, intende realizzare un cambio di paradigma nella prevenzione, creando le condizioni necessarie per favorire l’accesso sul territorio di nuove strategie di immunizzazione come gli anticorpi monoclonali. Questo andrà a beneficio della salute di tutti i bambini nel loro primo anno di vità.
L’avvio della campagna 2023 è legato al grande successo dell’iniziativa del 30 settembre e 1° ottobre scorso in cui bambini e genitori sono stati coinvolti, attraverso attività ludiche e interattive nell’area della Biblioteca degli Alberi a Milano, in un percorso alla scoperta dell’RSV e dei comportamenti da adottare per prevenire e combattere il virus. Together Against RSV prende forma attraverso diversi mezzi, in primis, online con il sito dedicato www.togetheragainstrsv.it che raccoglie e propone, in modo semplice e divulgativo, tutte le informazioni utili su cosa sia l’RSV, i sintomi ad esso collegati, i consigli sulle precauzioni e molto altro. Ma non solo, la campagna coinvolge, sui canali social, diverse mamme influencer insieme alla pediatra Valentina Paolucci (@ladottoressadeibambini) per guidare i genitori alle corrette informazioni per la salute dei propri figli. Infine, sul territorio, si prevede la distribuzione di materiali informativi negli ambulatori pediatrici e nei centri vaccinali.
Per Luigi Orfeo, Presidente SIN, Società Italiana di Neonatologia, ‘l’RSV rappresenta la principale causa di infezioni respiratorie e la seconda causa di morte entro il primo anno di età dei bambini. Può avere, inoltre, un impatto a lungo termine e infatti i bambini che risultano affetti da bronchiolite da RSV nei primi mesi di vita hanno un rischio più alto di sviluppare asma nel corso dell’infanzia. E’ importante aumentare la consapevolezza dei neogenitori così che possano conoscere i comportamenti da adottare per prevenirlo e riconoscere presto i sintomi, in modo che sappiano quando può diventare necessario chiedere assistenza medica. I neonatologi sono già pronti ad accompagnare tutti i neonati e i loro genitori in questo percorso di consapevolezza e prevenzione dell’RSV fin dalla nascità.
In Italia, nell’ultima stagione 2022/2023, più del 50% delle sindromi simil-influenzali nei bambini di età La stagione dell’RSV va solitamente di pari passo con la stagione influenzale. E così anche in Italia, dove la circolazione dell’RSV inizia solitamente tra ottobre-novembre, registra il suo picco tra dicembre-febbraio, e si conclude tra marzo-aprile, per una durata complessiva solitamente di circa 5 mesi.
‘La prevenzione – afferma Annamaria Staiano, Presidente SIP, Società Italiana di Pediatria – è una leva fondamentale per evitare il diffondersi di un virus così comune come quello dell’RSV. Ad oggi, quello che possono fare i genitori è informarsi sui mezzi di trasmissione del virus e sugli accorgimenti da prendere per proteggere i propri figli. L’RSV si trasmette attraverso tosse, starnuti, contatto fisico con persone o superfici; per evitare che si diffonda è quindi necessaria l’adozione di precauzioni quali l’utilizzo di fazzoletti monouso, il lavaggio frequente delle mani, l’uso della mascherina se raffreddati e l’evitare contatti con altri bambini o adulti che presentano sintomi da raffreddamentò.
Parallelamente alle campagne di informazione come Together Against RSV, sono proprio i pediatri a svolgere un ruolo di prima linea per aumentare la conoscenza e la consapevolezza tra i neogenitori nei confronti di questo virus, oltre a essere un punto di riferimento nella gestione della malattia.
Antonio D’Avino, Presidente FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri, afferma: ‘Noi pediatri di libera scelta ci impegniamo con passione e costanza nell’educazione sanitaria delle famiglie e nel loro accompagnamento lungo tutto il percorso di crescita dei figli. Data l’ancora scarsa conoscenza del RSV, è utile che i genitori dei bambini più piccoli sappiano come riconoscere questa malattia e che, alla comparsa dei primi sintomi, siano consapevoli della necessità di fare subito una visita pediatrica, favorendo così una diagnosi precoce ed evitando il rischio di ospedalizzazionè.
‘L’RSV – dice Roberta Siliquini, Presidente SItI, Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica – è un agente patogeno che colpisce quasi tutti i bambini entro i primi due anni di vita e che, se trascurato, può impattare in modo pesante sulla loro salute. La lotta contro l’RSV deve quindi essere considerata un lavoro di squadra: pediatri, operatori sanitari sul territorio, aziende, devono tutti contribuire nel fare informazione tra le famiglie, e non solo, attraverso delle strategie di comunicazione efficace ma al tempo stesso autorevole. Un ulteriore tassello importante è il coinvolgimento dei centri vaccinali e le strutture di sanità pubblica dove i neogenitori si recano per le prime vaccinazioni, necessarie ai loro piccoli, soprattutto nei primi mesi di vità.
Facendo leva su linguaggi e canali immediati, la campagna Together Against RSV si propone di informare in modo scientificamente autorevole un ampio pubblico di famiglie e neogenitori, coinvolgendo tanti interlocutori con l’obiettivo di proteggere i più piccoli. Parallelamente, negli ultimi mesi è cresciuta nella comunità della sanità pubblica la consapevolezza rispetto alla necessità di un nuovo approccio alla prevenzione dell’RSV che preveda un concetto più allargato di immunizzazione, contemplando anche gli anticorpi monoclonali, al fine di portare non solo a una riduzione di complicazioni cliniche importanti ma anche a vantaggi in termini economici e di equità di accesso alla prevenzione a livello territoriale, alleviando il carico fisico ed emotivo che l’RSV rappresenta ancora oggi per le famiglie. Il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV 2023-2025), recentemente approvato, ha previsto l’inclusione di soluzioni innovative come gli anticorpi monoclonali, come strumento di profilassi.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Germania rimontata, Portogallo in finale di Nations League
-
Germania rimontata a Monaco, il Portogallo vola in finale di Nations League
-
Urso “Via libera del Consiglio dei Ministri al ddl concorrenza”
-
Papa Leone XIV sente Putin al telefono, “La Russia faccia un gesto che favorisca la pace”
-
Federmanager Roma-Istat, imprese laziali leader nell’adozione dell’IA
-
Urso “Via libera dal CdM alla legge annuale sulla concorrenza”
Cronaca
Germania rimontata, Portogallo in finale di Nations League
Pubblicato
4 minuti fa-
5 Giugno 2025di
Redazione
MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Portogallo espugna l’Allianz Arena e vola in finale di Nations League. Sono Conceiçào e Ronaldo a rimontare l’iniziale vantaggio della Germania firmato da Wirtz e a mettere la firma sul 2-1 finale. I tedeschi partono bene e sfiorano il vantaggio al 19′, quando Pavlovic cade in area, la palla schizza su Woltemade che ci prova con il destro, ma Diogo Costa ci mette i guantoni e salva i suoi in corner. L’estremo difensore lusitano si ripete due minuti più tardi, quando riesce ad abbassarsi in un lampo su un destro improvviso dal limite di Goretzka, deviando nuovamente in angolo. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Gli uomini di Nagelsmann partono forte e al 3′ passano già in vantaggio. Wirtz serve Kimmich, che dal limite dell’area gli restituisce la palla con un preciso scavetto che il fantasista del Bayer Leverkusen, molto corteggiato dal Liverpool, sfrutta al meglio battendo Diogo Costa con un colpo di testa millimetrico. La successiva revisione al Var di Vincic per un possibile fuorigioco di Woltemade non fa cambiare l’idea all’arbitro, che conferma l’1-0. Sul fronte opposto, al 12′, è Bruno Fernandes a provarci con un destro a giro che, sfiorato da un difensore, termina di poco a lato la sua corsa. La musica cambia con le sostituzioni e, al 18′, gli ospiti trovano il pareggio. Il neo entrato Conceiçào lascia sul posto Gosens, avanza verso il limite dell’area a lascia partire un sinistro magico che si infila sotto l’incrocio dei pali lontano per l’1-1. La rimonta si completa al 23′. Nuno Mendes chiede e ottiene il triangolo da Bruno Fernandes, entra in area e serve al centro un pallone comodo per Ronaldo, che insacca a porta quasi vuota per il 2-1. Conceiçào è scatenato e al 37′ conclude fuori di un soffio con il sinistro al termine di una rapida ripartenza. Sul capovolgimento di fronte, il neo entrato Adeyemi entra in area e ci prova con un sinistro improvviso, centrando il palo esterno. L’ultima occasione dell’incontro arriva al 44′ ed è per i ragazzi di Martìnez, quando Ter Stegen compie un doppio miracolo ravvicinato, prima su Diogo Jota e poi sul solito Conceiçào. Il risultato non cambierà più. Il Portogallo attende ora la vincente della sfida di domani tra Spagna e Francia per scoprire quale sarà la sua avversaria nella finalissima di domenica.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Urso “Via libera del Consiglio dei Ministri al ddl concorrenza”
Pubblicato
2 ore fa-
4 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge annuale sulla concorrenza 2025, la terza legge annuale del governo di Giorgia Meloni, confermando così la buona prassi di ripristinare la cadenza annuale. Nei 14 anni precedenti sono state fatte solo due leggi annuali, nel nostro governo una all’anno”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. “In questo caso, abbiamo concentrato l’attenzione su come rendere più efficienti i servizi pubblici locali per i Comuni con oltre 5000 abitanti”, ha spiegato.
Foto: IPA Agency
(ITALPRESS).
Cronaca
L’ADDIO DI INZAGHI: DOVERI, VALORI E RICONOSCENZA IN FRANTUMI IN NOME DEL VIL DENARO
Pubblicato
3 ore fa-
4 Giugno 2025di
Redazione
Da ieri pomeriggio non si fa che parlare dell’addio di Inzaghi all’Inter, mentre si è in attesa di un sì da Fabregas, che stasera a Londra vedrà Piero Ausilio. I tifosi sui social sono scatenati per il modo in cui questo addio è avvenuto, ovvero la riunione in sede perfettamente inutile, perché era già tutto concordato con gli arabi da diversi giorni, contratto biennale da 50 milioni, che mai l’Inter avrebbe potuto garantirgli (insieme ad un mercato faraonico). Inoltre sono emersi particolari che hanno fatto infuriare chi ama i colori nerazzurri: sul Corriere si scrive chiaramente che aveva chiesto ai suoi fedelissimi di seguirlo (Barella, Bastoni, DiMarco, Acerbi). Si spiega così l’espressione strana e furba di Barella in conferenza stampa della vigilia, alla domanda sul futuro del tecnico. Di sicuro la sera della sfida con il Psg il gruppo non era già più unito. Venerdì 30 maggio, Inzaghi, secondo gli arabi, avrebbe incontrato in quel di Monaco un emissario dell’Al Hilal e di fatto ha gestito malissimo tutto l’avvicinamento alla partita che valeva una stagione. Questione di vil denaro, di irriconoscenza, di valori che non esistono più di fronte a contratti faraonici. Stamane il direttore della Gazzetta Stefano Barigelli nel suo editoriale ha chiarito bene le cose, a partire dal titolo “Ha avuto più Inzaghi dall’Inter che l’Inter da Inzaghi”. E poi scrive: “Uscire di scena così è quasi peggio che perdere cinque a zero. Inzaghi chiude le quattro stagioni con l’Inter lasciandosi alle spalle le macerie di una disfatta sportiva per firmare con un munifico club arabo un contratto favoloso. Diciamo che se si voleva una fotografia di cosa sia diventato il calcio non poteva essercene una più emblematica. Parole come contratto, riconoscenza, dovere non esistono più. Al loro posto comandano altre parole: interesse personale, guadagno, bonus. Se infatti Inzaghi è arrivato a quel contratto lo deve all’Inter che lo volle a tutti i costi quando già aveva promesso a Lotito di restare alla Lazio. C’era da sostituire Conte, non uno qualsiasi, un tecnico che in due anni era arrivato secondo e primo. Per ripagare la scommessa sportiva fatta allora da Marotta e Zhang, che lo hanno fortemente voluto sulla panchina di uno dei club più importanti al mondo, Inzaghi sarebbe dovuto restare. Per tornare a vincere già l’anno prossimo. Un capo non lascia il gruppo che ha condotto alla sconfitta, ma rimane lì, per riportarlo a vincere. Dire che si è orgogliosi dei propri giocatori è facile, perché è gratis. Più difficile dimostrarlo con i fatti. Oltretutto Inzaghi aveva ancora un anno con il club nerazzurro. Ma i contratti in essere, come detto, ormai non contano niente. Prima bastava una stretta di mano, adesso non è sufficiente nemmeno un accordo scritto dagli avvocati con le penali annesse. Di questa offerta milionaria dell’Al Hilal preparata da tempo si era diffusamente parlato anche i giorni prima della sciagurata finale di Monaco, il che non credo abbia giovato alla causa. L’Inter quella partita non l’ha giocata e un peso certamente l’ha avuto la notizia, mai smentita, di un possibile addio dell’allenatore. La squadra più forte si è così ritrovata in pochi giorni, tra Lazio e Psg, a perdere tutto. Era per la verità già successo a Inzaghi in almeno un’altra circostanza. Il campionato buttato per strada e abilmente raccolto dal Milan di Pioli. Uno scudetto vinto e due persi per cumulo di errori tecnici. Non un gran bilancio, sinceramente. A Inzaghi vanno riconosciute alcune qualità: non è un allenatore egocentrico e sa sopportare lo stress del ruolo con educazione e rispetto per chi ha intorno o di fronte. Soprattutto ha confermato anche a Milano una spiccata capacità tattica nelle sfide di un giorno che hanno portato alla conquista di Coppe Italia e Supercoppe. Capacità, non sufficiente, tuttavia, per arrivare alla Champions. Dove però ha incontrato due squadre superiori (City e Psg), guidate da grandissimi tecnici, Guardiola e Luis Enrique, figli della medesima scuola, quella catalana, che ha sempre rappresentato uno dei vertici calcistici mondiali. A Istanbul è mancato il risultato ma non il coraggio, a Monaco è mancato tutto. Alla fine ha dato più l’Inter a Inzaghi di quanto abbia dato Inzaghi all’Inter. Ha saputo reggere anche quando il club si è trovato in difficoltà economiche e anche questo è un suo merito non trascurabile. Però alla fine non va in Premier ma in Arabia, in un campionato dove certo non ci sono fenomeni in panchina. L’Internazionale ha una sua storia e una sua anima, come tutti i grandi club. Disfatte fragorose e rinascite meravigliose fanno parte dell’identità nerazzurra: saprà venire fuori anche da questa situazione difficile in cui si è trovata all’improvviso. Fino a ieri Marotta era convinto di poter continuare con Inzaghi, a cui aveva peraltro offerto il rinnovo subito dopo i cinque gol presi dal Psg. Ma il calcio cambia velocemente e gli arabi pagano troppo bene. Da un male bisogna però saper trarre un bene. E allora l’Inter credo faccia bene ad aprirsi al nuovo, a un allenatore più giovane, più fresco, magari con meno esperienza in panchina ma più moderno. Magari non tornerà subito a vincere. O magari sì. Abbiamo visto fare all’Inter cose molto più pazze”.


Germania rimontata, Portogallo in finale di Nations League

Germania rimontata a Monaco, il Portogallo vola in finale di Nations League

Urso “Via libera del Consiglio dei Ministri al ddl concorrenza”

Papa Leone XIV sente Putin al telefono, “La Russia faccia un gesto che favorisca la pace”

L’ADDIO DI INZAGHI: DOVERI, VALORI E RICONOSCENZA IN FRANTUMI IN NOME DEL VIL DENARO

Federmanager Roma-Istat, imprese laziali leader nell’adozione dell’IA

Urso “Via libera dal CdM alla legge annuale sulla concorrenza”
LOMBARDIA LIVE 24 NEWS – 4 GIUGNO

PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 5 GIUGNO 025

Sinner schiacciasassi, batte anche Bublik e vola in semifinale al Roland Garros

Cobolli e Darderi da sogno, trionfano a Bucarest e Marrakech

McTominay decisivo a Monza, il Napoli aggancia l’Inter

L’Università Cattolica propone un confronto internazionale sulla malnutrizione

ZONA LOMBARDIA – 28 APRILE 2025

ZONA LOMBARDIA – 6 MAGGIO 2025

Al Ventotene Europa Festival conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica

Alla Parigi-Roubaix vince ancora Van der Poel, 2° Pogacar

Ucraina, appello dei cardinali “per una pace giusta e duratura”

Unicredit, dalla Bundeskartellamt autorizzazione ad aumento partecipazione in Commerzbank

Ucraina, Meloni “Aspettiamo la risposta russa sul cessate il fuoco”
LOMBARDIA LIVE 24 NEWS – 4 GIUGNO
Tg News 04/06/2025
CEFFA: «SONO QUI PER FARE IL SINDACO, NON PER SCALDARE LA POLTRONA»
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 4 GIUGNO 2025
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 4 GIUGNO 2025
OGGI IN EDICOLA – 4 GIUGNO 2025
LA CERIMONIA DEL 2 GIUGNO AI GIARDINI MALASPINA A PAVIA
Tg News 03/06/2025
PAVIA NELLA TOP TEN, MA L’ITALIA SCIVOLA NELLA CLASSIFICA UNIVERSITÀ
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 3 GIUGNO 2025
Primo piano
-
Altre notizie18 ore fa
OGGI IN EDICOLA – 4 GIUGNO 2025
-
Politica13 ore fa
Referendum, Schlein “Non abbiamo chiesto abiure personali nel Pd”
-
Politica11 ore fa
Fecondazione eterologa, il 55% degli italiani è favorevole: i risultati del sondaggio
-
Economia13 ore fa
Produzione industriale, migliorano le aspettative delle grandi imprese: ecco i dati
-
Cronaca14 ore fa
Meloni “Con la Francia lavoriamo per un’Europa più sovrana e prospera”
-
Altre notizie18 ore fa
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 4 GIUGNO 2025
-
Cronaca14 ore fa
Scoperto Caf abusivo per regolarizzare migranti, 5 arresti
-
Sport16 ore fa
Inzaghi lascia l’Inter “In questi quattro anni ho dato tutto”