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Cronaca

Asso.Impre.Di.A. a Ecomondo per un futuro più rispettoso del pianeta

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RIMINI (ITALPRESS) – ASSO.IMPRE.DI.A. – Associazione nazionale Imprese di Difesa e tutela Ambientale partecipa alla 26^ edizione di Ecomondo, che si tiene alla Fiera di Rimini, da martedì 7 novembre a venerdì 10 novembre.
“Sarà un’opportunità di confronto, obiettivo è osservare le nostre città con occhi nuovi che rendano possibili azioni, non più rinviabili, necessarie per cercare soluzioni alle conseguenze dovute al cambiamento climatico. E’ doveroso immaginare nuove progettazioni del territorio urbano ed extraurbano – dichiara Alberto Patruno Direttore Generale di ASSO.IMPRE.DI.A. – è fondamentale formulare proposte concrete ed attuabili per contrastare i fenomeni delle isole di calore e delle bombe d’acqua, sempre più frequenti e per rendere le città più accoglienti e sicure. Sono necessari interventi che rispettino la natura, che possano generare servizi ecosistemici per la creazione di ambienti più salutari, accoglienti e vivibili”.
“Il ruolo del verde nella ricerca di “soluzioni basate sulla natura” è sempre più riconosciuto. Le attuali sfide legate al clima, alla biodiversità e alla salute delle persone, sono rendere più verdi le aeree urbane e le soluzioni a tali sfide acquisteranno grande importanza nei prossimi anni. Nel Green Deal europeo ci sono diversi collegamenti al verde e alle “soluzioni basate sulla natura” – dichiara Gianluca Bartolini Presidente di ASSO.IMPRE.DI.A. – infatti è ormai chiaro che il rispetto del verde e soluzioni che “coinvolgano” il verde sono direttamente collegati alla creazione di un clima migliore, alla valorizzazione della biodiversità ed al miglioramento della salute delle persone”.
“L’obiettivo di questo scambio di idee a Ecomondo – dichiara Massimo Lucidi Presidente della Fondazione e-novation – servirà a dare un contributo sulla legge europea sul “Ripristino della Natura” in discussione e che ha consolidato che il verde non è più un lusso, ma un bisogno fondamentale per la qualità della vita”.
La legge sul clima prevede un piano per piantare 3 miliardi di alberi per assorbire la CO2, i tetti verdi e le facciate verdi sono opzioni nell’ambito dell’ondata di ristrutturazioni, la tassonomia dell’UE promuove gli investimenti verdi e l’agenda per le competenze si concentra sullo sviluppo delle competenze per compiere il movimento verde. In cima all’agenda politica dell’UE ora c’è la legge sul ripristino della natura che mira anche a rendere più verdi le aree urbane. Nel prossimo periodo la legge sarà negoziata in un dialogo a tre tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione europea.
“Proviamo anche in Italia ad applicare e far nostra la “regola del 3-30-300” – dichiara Alberto Patruno Direttore Generale di ASSO.IMPRE.DI.A. – infatti, l’OMS ha proposto una formula, supportata da numerosi studi scientifici, per garantire una “adeguata dose di natura” alle persone: la regola del 3-30-300, ossia 3 alberi tra ogni casa, 30% di copertura arborea in ogni quartiere, 300 metri di distanza massima da un parco o da uno spazio verde per ogni cittadino. In Italia, nelle metropoli c’è ancora troppo poco verde e spesso poco curato e molto frammentato”.
-foto ufficio stampa Assoimpredia –
(ITALPRESS).

Cronaca

Vardy-show, colpo Cremonese al “Dall’Ara” e Bologna al tappeto

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Torna a vincere la Cremonese e lo fa nel segno di Jamie Vardy. Il 38enne inglese ex Leicester, infatti, firma la sua prima doppietta in Serie A nella vittoria per 3-1 in casa del Bologna. Tre punti fondamentali per i grigiorossi, che interrompono una striscia di tre sconfitte consecutive e salgono a 17 punti, a +7 dal terzultimo posto del Pisa e a -1 dall’ottavo della Lazio. Si ferma invece a tre la striscia di vittorie consecutive del Bologna, che in campionato non perdeva da due mesi e mezzo e che per la prima volta in campionato cade in casa, rimanendo al quinto posto con 24 punti assieme al Como. La partita è vivace e ad alta intensità fin dai primi istanti: Orsolini colpisce un palo dopo due minuti e Dominguez impegna Audero, ma la Cremonese non sta a guardare e si rende pericolosa con Vardy, che approfitta di un controllo sbagliato da Casale ma viene fermato da Zortea. La squadra di Nicola è più reattiva sulle seconde palle e cerca immediatamente la profondità, ed è così che sblocca il risultato al 31′: lancio di Audero, Casale colpisce di testa ma Bianchetti trova l’imbucata immediata in profondità per Payero, che batte Ravaglia. Al 35′, Vardy, su assist di Bonazzoli, raddoppia su una situazione identica, ancora da rilancio lungo di Audero. Un uno-due che stordisce il Bologna. Agli uomini di Italiano serve l’episodio, che arriva nel recupero, quando Bianchetti commette fallo di mano sulla giocata di Castro: Feliciani indica il dischetto e Orsolini trasforma. Il tecnico dei felsinei cambia qualcosa al ritorno dagli spogliatoi ma è la Cremonese a scendere in campo con più convinzione, trovando il nuovo doppio vantaggio al 50′: cambio di gioco per Barbieri, che mette in mezzo trovando Vardy, il quale taglia davanti al neoentrato Heggem, evita Ravaglia e segna. Poco dopo arriva anche un palo per la Cremonese, con la deviazione di Payero su calcio d’angolo. Con il passare dei minuti il ritmo cala e il Bologna cerca la scossa sui calci piazzati, prima con una spizzata di Pobega, su cui non arriva nessun compagno sul secondo palo, e poi con una palla tesa che trova la deviazione di Baschirotto, che rischia l’autogol colpendo l’incrocio dei pali. Italiano inserisce una seconda punta, Dallinga, ma a sfiorare il gol sono ancora gli ospiti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo una serie di rimpalli Terracciano sbaglia clamorosamente l’appoggio a pochi centimetri dalla porta completamente spalancata. Audero nega due volte al Bologna di riaprire la partita con due grandi riflessi, prima su Castro e poi su una deviazione di Folino. Il difensore è al centro di un episodio da moviola nel recupero, quando tocca la palla con il braccio largo nel tentativo di contrastare Dallinga: dopo un lungo check, il Var decide di non richiamare Feliciani all’on-field review. Il risultato non cambia più: il Bologna torna in campo già giovedì con la partita di Coppa Italia contro il Parma, mentre la Cremonese è attesa dalla sfida casalinga di domenica contro il Lecce.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Garlasco, l’ex pm Venditti “Alla fine sarà tanto fumo per niente”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io mi limito a valutare i fatti. I fatti sono questi: tre perquisizioni nell’arco neanche di un mese non è una cosa normale”. Così, in un’intervista al Tg1, l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari in relazione al caso del delitto di Garlasco, rispondendo alla domanda se ci sia un accanimento da parte dei magistrati della Procura di Brescia nei suoi confronti. L’accusa di avere ricevuto soldi per archiviare la posizione di Andrea Sempio “come ho già ripetuto più volte, non è infondata, è ridicola. E dico solo questo”, aggiunge Venditti. Ed avere svolto l’indagine su Andrea Sempio in relazione all’omicidio di Chiara Poggi “è stato un eccesso di zelo”. “Il gip nel decreto di archiviazione mi ha praticamente scritto a chiare lettere che ho sbagliato, che mi sarei dovuto fermare al rigetto dell’istanza di revisione del gennaio 2017 – spiega -. Avere svolto l’indagine è stato un eccesso di zelo”.

I giudici del Riesame di Brescia hanno rigettato la richiesta degli inquirenti di potere accedere in modo indiscriminato nei dispositivi informatici e ora la Procura, dopo tre annullamenti, ha presentato ricorso in Cassazione. Un altro tentativo che non inquieta l’ex magistrato: “Continuo a essere soddisfatto, sentiamo cosa dice la Cassazione”. E in attesa della fine dell’incidente probatorio e dei primi risultati sul Dna trovato sulle unghie della ventiseienne uccisa a Garlasco, Venditti non ha dubbi: “Sarà uno scontro tra periti, vediamo che cosa salta fuori”. Ed alla domanda su come finirà questa storia risponde: “Tanto fumo per niente”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

IL GIRO D’ITALIA 2026 PARTE DALLA BULGARIA E AVRA’ UNA TAPPA VOGHERA-PAVIA-MILANO

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Il Giro d’Italia torna all’estero e, dopo l’Albania, approda per la prima volta nella sua storia in Bulgaria. L’edizione 2026 della Corsa Rosa scatterà l’8 maggio da Nesebăr che darà il via a una tre giorni nell’Est Europa che toccherà città come Burgas, Veliko Tărnovo e la capitale Sofia, chiamata a ospitare l’arrivo dell’ultima frazione in terra bulgara. Come ormai accade da qualche anno l’ultima tappa è in programma domenica 31 maggio a Roma e vedrà il Colosseo sullo sfondo.
Ma la notizia più ghiotta è che, nelle tappe al nord, ci sarà una tappa per velocisti, da 136 km, che Domenica 24 Maggio partirà da Voghera, transiterà da Pavia e si concluderà a Milano. Un evento di risonanza internazionale che proietta ancora una volta dopo il 2021 (partenza da Stradella) il nostro territorio al centro di una delle manifestazioni sportive più seguite e amate d’Italia. La corsa attraverserà la pianura pavese con i passaggi a Casteggio, Bressana e poi attraverso il Ponte sul Po (per allora si spera senza più lavori), prima di raggiungere Cava Manara e Pavia (km 26,9), primo snodo importante della giornata. Da lì, la tappa si snoda verso nord toccando paesi come Torre d’Isola, Bereguardo, Motta Visconti e Abbiategrasso, sempre su strade larghe e scorrevoli. Superata Abbiategrasso (km 61,6), la tappa farà direzione verso il capoluogo lombardo.
L’annuncio della tappa da Voghera è arrivato al termine di mesi di lavoro e interlocuzioni istituzionali portate avanti con determinazione dall’amministrazione comunale insieme a RCS Sport e alla Provincia di Pavia. Alla cerimonia nella Capitale erano presenti il Sindaco Paola Garlaschelli e l’assessore allo Sport Giuseppe Giovanetti. Per il Sindaco Garlaschelli si tratta di “un risultato che premia l’impegno del territorio, apre nuove opportunità di promozione e porta Voghera al centro della scena sportiva nazionale e internazionale”. Per l’assessore Giovannetti “portare il Giro d’Italia qui significa molto più di un grande evento sportivo: vuol dire accogliere atleti, tecnici, media, appassionati e trasformare una giornata in un’occasione di energia collettiva”. Ora si apre la fase più delicata e decisiva, quella organizzativa. L’amministrazione comunale lavorerà insieme alle realtà sportive locali, alle associazioni e ai cittadini per costruire un’accoglienza all’altezza di un evento così grande. Dalla logistica alle iniziative collaterali, dalla sicurezza alla valorizzazione del centro urbano, tutto dovrà concorrere a rendere la partenza del Giro un momento indimenticabile.

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