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Cronaca

CENTINAIO: PRESIDENZA SERALVO CONTRIBUIRÀ AL SALTO DI QUALITÀ DEL CONSORZIO OLTREPÒ

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“Rivolgo i miei migliori auguri a Francesca Seralvo, per la sua elezione alla presidenza del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. La scelta del suo nome, avvenuta all’unanimità, conferma la volontà di voler proseguire un cammino unitario al quale ha molto contribuito la presidente uscente Gilda Fugazza, che ringrazio per questo. Dialogo tra tutti i soggetti coinvolti nel Consorzio e valorizzazione del territorio sono le priorità che la presidente Seralvo si è data e che mi sento di condividere pienamente. La realtà vitivinicola dell’Oltrepò è pronta a un salto di qualità all’interno del panorama nazionale e internazionale e la nuova guida del Consorzio saprà certamente dare il proprio contributo in questa direzione. Per quanto mi riguarda, garantisco al Consorzio il mio sostegno e la mia disponibilità da rappresentante istituzionale per aiutarlo in questo percorso”. Lo afferma in una nota il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega).

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Studio Pwc-Jti-Arel su sostenibilità, divario tra percezione e realtà

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MILANO (ITALPRESS) – La sostenibilità è ormai parte integrante del vocabolario quotidiano degli italiani, essendo diventata un principio guida per cittadini, imprese e istituzioni. Ma tra il dire e il fare resta ancora un divario significativo. A raccontarlo è il nuovo studio ‘L’evoluzione della sostenibilità tra cultura, percezione e pratichè, realizzato da Fondazione PwC Italia in collaborazione con JTI Italia e Arel, presentato oggi a Milano.
Lo studio analizza come la sostenibilità sia oggi compresa, percepita e vissuta dalla popolazione italiana, mettendo in luce l’evoluzione del concetto nel corso degli anni.
Attraverso un’indagine condotta su un campione rappresentativo di oltre mille italiani, infatti, il report esplora le pratiche quotidiane, le opinioni e le aspettative dei cittadini, evidenziando un divario significativo tra consapevolezza e azione.
L’indagine demoscopica rivela che, sebbene l’82% degli italiani affermi di sapere cosa significhi il termine ‘sostenibilità’, solo il 36% di essi è in grado di fornirne una definizione corretta. Il 55% ne riduce il significato alla sola dimensione ambientale, mentre il 9% – nell’inquadrare la tematica – fornisce risposte del tutto non pertinenti.
Il 51% degli italiani considera la sostenibilità molto importante nella propria vita quotidiana, ma solo una parte minoritaria di essi mette in pratica comportamenti sostenibili dal punto di vista ambientale (44%), economico (41%) e sociale (14%).
Il 78% del campione, guardando al futuro, dichiara di voler ridurre l’uso della plastica monouso e il 75% di esso intende diminuire il consumo di beni non essenziali. Ma solo il 44% si dice disposto a partecipare ad attività di volontariato.
Il 40% degli intervistati, infine, dichiara di non avere tempo sufficiente per compiere scelte sostenibili, il 41% lamenta la mancanza di opzioni accessibili nel proprio territorio, mentre il 39% esprime sfiducia nell’effettiva sostenibilità dei prodotti dichiarata sulle etichette.
Lo studio offre anche una lettura generazionale della sostenibilità, rivelando come esperienze formative e contesti culturali differenti possano influenzare comportamenti e priorità. La Generazione Z – 18-28 anni – si dichiara intenzionata a ridurre l’uso di plastica monouso (83%) e il consumo di beni non essenziali (79%), e si impegna nella raccolta differenziata e nella riduzione dello spreco alimentare. E’ inoltre la più disposta a pagare un premium price per prodotti sostenibili (86%) e mostra forte sensibilità verso le tematiche sociali: è la generazione che più si batte per l’inclusione e la lotta alle discriminazioni.
I Millennials – 29-44 anni – si mostrano propensi ad adottare pratiche come la riduzione dei consumi energetici (79%), l’acquisto da produttori locali (66%) e da filiere etiche (65%). Emerge anche l’intenzione di partecipare attivamente ad iniziative sociali quali attività di volontariato (39%) e programmi di formazione per persone vulnerabili (60%). Per loro, sostenibilità significa sobrietà ed equità.
La Generazione X – 45-60 anni – privilegia comportamenti razionali orientati alla parsimonia e legati alla sfera domestica: riduzione degli sprechi, acquisti stagionali e ricorso a prodotti riutilizzabili. Inoltre, 4 su 5 dichiarano di voler ridurre il consumo energetico, in linea con una cultura della responsabilità maturata negli anni ’80 e ’90.
I Baby Boomers – oltre i 60 anni – praticano invece una sostenibilità silenziosa e radicata nel non-spreco. Pur essendo meno familiari con il concetto (solo il 32% conosce la definizione corretta di sostenibilità, vs. 44% della Generazione Z), sono tra i più coerenti nei comportamenti. Solo il 63% di essi, tuttavia, è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, preferendo soluzioni durature e parsimoniose.
L’indagine si sofferma anche sulla percezione della responsabilità nel promuovere comportamenti sostenibili, evidenziando come gli italiani la attribuiscano principalmente alle istituzioni pubbliche (42%), seguite da singoli individui (28%) e solo in misura minore alle imprese (22%).
I dati Istat, tuttavia, mostrano come le aziende italiane stiano già assumendo un ruolo centrale sulla tematica: a giugno 2023, il 69% delle imprese manifatturiere e il 62,4% di quelle nei servizi hanno adottato pratiche sostenibili. Tra le grandi imprese dei servizi con oltre 1000 addetti, la percentuale sale all’85,9%; segno di una crescente consapevolezza del valore strategico della sostenibilità.
In questo scenario, il report analizza il percorso intrapreso da JTI Italia nello sviluppo di un approccio integrato alla sostenibilità, attraverso collaborazioni con enti del terzo settore e istituzioni per realizzare iniziative concrete sotto il profilo ambientale, sociale ed economico. Sul piano della sensibilizzazione all’ambiente, ad esempio, l’azienda ha promosso insieme a Save the Planet la campagna anti-littering #IoLaButtoLì, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, e il programma Sustainable Cities, con interventi di riqualificazione sostenibile nelle città italiane. In ambito sociale, ha sostenuto progetti contro la povertà alimentare e per contrastare la povertà energetica. Mentre sul fronte economico, la società ha investito circa 300 milioni di euro negli ultimi dieci anni nella filiera tabacchicola italiana, siglando nel 2023 un accordo triennale con il Ministero dell’Agricoltura per l’acquisto annuale di 8.000 tonnellate di tabacco.
Lo studio si chiude con una riflessione chiara: la sostenibilità ha conquistato una centralità valoriale nel discorso pubblico italiano, ma la sua efficacia trasformativa dipende dalla capacità di essere tradotta in pratiche concrete, comprensibili e dal beneficio percepito come reale. Il successo di azioni come la raccolta differenziata o la riduzione della plastica monouso dimostra che la sostenibilità attecchisce quando si intreccia con gesti quotidiani e riferimenti culturali preesistenti.
Tuttavia, la dimensione ambientale ha finora dominato il campo. La sostenibilità sociale ed economica, pur riconosciuta, fatica a trovare ancoraggi pratici altrettanto forti. Per superare questo squilibrio, servono strumenti chiari, accessibili e adatti ai contesti di vita quotidiana. Trasparenza e concretezza sono requisiti fondamentali per costruire fiducia e credibilità. Comunicare in modo sobrio, verificabile e coerente con le azioni intraprese è la chiave per un impegno autentico e duraturo.
La sfida, quindi, non è più solo culturale, ma progettuale: è necessario costruire le condizioni operative affinchè la sostenibilità possa essere vissuta, praticata e riconosciuta come utile.
Per le istituzioni, significa disegnare politiche pubbliche capaci di semplificare l’adozione di comportamenti sostenibili, riducendo gli ostacoli e aumentando la fiducia. Per le imprese, significa adottare strategie di prossimità, trasparenza e coerenza narrativa con i valori dei consumatori. Per il terzo settore, significa rafforzare i ponti tra idealità e concretezza, facilitando l’accesso a esperienze di cittadinanza attiva, economia solidale, educazione inclusiva e sviluppo locale.
All’evento di presentazione dello studio sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese e della ricerca. Ad aprire i lavori sono stati Giovanni Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia e Didier Ellena, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia. La ricerca è stata illustrata da Sara Zanellini, Senior Research Analyst dell’Ufficio Studi di PwC Italia, Andrea Lamberti, Policy Analyst di Arel e Luca Brigada Villa, Ricercatore dell’Università degli Studi di Pavia.
A seguire, una tavola rotonda ha visto intervenire Adriana Valle, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, l’Onorevole Irene Tinagli, Membro del Parlamento europeo, Alice Lazioli, Head of European Affairs di Confartigianato, e l’Onorevole Alessandro Colucci, Membro della Camera dei Deputati. Le conclusioni sono state affidate a Enrico Letta, Presidente di Arel.
L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto sul ruolo della sostenibilità nella società italiana, tra cultura, pratiche e responsabilità condivise.
‘Per JTI Italia, la sostenibilità non è un obiettivo da raggiungere, ma un principio da vivere e condividerè, ha dichiarato Didier Ellena, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia. ‘Crediamo che le imprese debbano interpretare un ruolo attivo nel cambiamento, contribuendo a costruire una cultura della sostenibilità accessibile, comprensibile e praticabile. Per questo siamo orgogliosi di aver collaborato alla realizzazione di questo studio, uno strumento prezioso che ci aiuta a leggere il presente e a guardare al futuro con più consapevolezza. La sostenibilità è un impegno che ci guida ogni giorno nel modo in cui operiamo e ci relazioniamo con la società’.
Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia, ha commentato: ‘La sostenibilità è certamente in prima battuta una responsabilità collettiva che coinvolge cittadini, imprese e istituzioni. E’ quindi fondamentale che la consapevolezza si traduca in comportamenti concreti, coerenti e misurabili. I risultati dello studio raccontano come solo attraverso azioni significative si può costruire un approccio collettivo che sia catalizzatore di inclusione sociale, crescita economica e rigenerazione ambientale. PwC vuole contribuire a creare le condizioni necessarie affinchè le buone idee si trasformino ogni giorno in iniziative condivise e ad alto impattò.
Enrico Letta, Presidente di Arel, ha concluso: ‘Il report mostra che la sostenibilità ha conquistato una posizione di rilievo nel discorso pubblico e una diffusa adesione valoriale, ma la sua efficacia trasformativa rimane fortemente condizionata dalla capacità di essere declinata in pratiche concrete, semplici da comprendere e percepite come di impatto. Per questo, la sfida che abbiamo di fronte non è più soltanto culturale, ma soprattutto progettuale. Occorre creare le condizioni affinchè la sostenibilità possa essere vissuta, praticata e riconosciuta come parte integrante della quotidianità, ripensando spazi, processi e strumenti affinchè la sostenibilità diventi un criterio reale di decisione, capace di incidere sulle scelte individuali, collettive e aziendalì.
– foto f28/Italpress-
(ITALPRESS).

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Cdm approva la riforma sulla responsabilità del personale sanitario

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ROMA (ITALPRESS) – Approvato nel Consiglio dei Ministri di oggi il disegno di legge-delega che riforma le professioni sanitarie. Il provvedimento interviene anche sulla responsabilità professionale e modifica la normativa attualmente vigente. “La norma mira a ridurre gli effetti perniciosi della cosiddetta ‘medicina difensivà, che a sua volta è conseguente alle numerose e spesso infondate denunce nei confronti dei medici, con ricadute disastrose per l’efficienza del servizio sanitario e per la stessa salute dei cittadini”, commentano i ministri della Salute e della Giustizia Orazio Schillaci e Carlo Nordio. “La medicina difensiva, che costa mediamente 11 miliardi l’anno e allunga le liste d’attesa, infatti, induce i medici a prescrivere esami costosi, spesso inutili e invasivi, che non soltanto gravano sui bilanci delle ASL ma ritardano gli interventi sui malati realmente bisognosi, che non hanno l’ardire di prospettare ai medici eventuali azioni risarcitorie”, continuano i ministri. “Circoscrivere, come stiamo facendo, la responsabilità penale dei sanitari, non significa affatto favorirne l’impunità. Significa invece porre i medici in condizione di operare con maggiore serenità, dedicandosi senza spreco di energie ai pazienti che necessitano di diagnosi e di cure urgenti ed efficaci. Con questa riforma vogliamo rilanciare le professioni sanitarie e dare risposte efficaci ai nuovi bisogni di salute della popolazione”.
“Si tratta, appunto, di un impegno preso, che abbiamo mantenuto per evitare ulteriori proroghe della normativa vigente. Viene confermata la responsabilità penale per colpa grave per chi esercita la professione sanitaria, ma non si lede in alcun modo il diritto dei cittadini al giusto risarcimento dei danni subiti”, concludono i ministri.
(ITALPRESS).

– foto: Ipa Agency –

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Nkunku “Al Milan per vincere trofei, sono pronto”, Odogu “Club top”

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MILANO (ITALPRESS) – “La prima volta che ho saputo che sarei venuto qui non c’ho pensato troppo. Ero felice di ascoltare il progetto e tutto è stato perfetto per far sì che io arrivassi”. Così Christopher Nkunku, attaccante del Milan e della nazionale francese, nel corso della sua conferenza stampa di presentazione. “Mi piace giocare come trequartista, poi dipende dal modulo – ha aggiunto Nkunku -. La decisione spetta al mister. Non vedo l’ora di iniziare e di adattarmi ai miei compagni di squadra. Mi sento bene, ho iniziato a lavorare con il gruppo”.

Sull’esperienza al Chelsea: “Quando sono arrivato tutto era perfetto, poi mi sono fatto male e sono rimasto fuori 5 mesi. Dopo un infortunio così lungo ho avuto una ricaduta, l’anno scorso – poi – stavo bene ma ho avuto poco spazio. E’ stata una decisione del mister”. Il classe 1997 sarà agevolato nell’inserimento in gruppo dai suoi connazionali: “Il fatto che ci siano tanti francesi in squadra che conoscevo già prima mi aiuterà nell’ambientamento. Per me è importante sia dentro che fuori dal campo. Voglio adattarmi in fretta al campionato”.

Poi sui compagni di reparto: “Penso che abbiamo un’ottima rosa con attaccanti forti – ha sottolineato Nkunku -. Credo che tutti dobbiamo mettere le nostre qualità a disposizione della squadra. Io posso adattarmi, cercherò di dare il mio meglio”.

Per lui anche primi giorni con Allegri: “Il mister mi ha fatto un’ottima impressione, ho parlato con lui prima di firmare. Voglio allenarmi con i nuovi compagni e conoscere questo nuovo ambiente”. Anche sugli idoli da bambino, l’ex Chelsea ha le idee chiare: “Mi piacevano Ronaldinho e Kakà. Ho parlato con Thiago della società e ha avuto belle parole per la società. Si sa che il Milan è la migliore squadra in Italia”. Nkunku era stato accostato anche all’Inter: “Non ho mai parlato con nessuno di loro. Quando il procuratore mi ha parlato del Milan non ci ho pensato due volte. Voglio avere un grande futuro qui. Derby? Ne ho già parlato con i compagni, mi hanno detto che è ‘la partità. Intanto, io sono concentrato su ogni partita. Voglio vincere delle gare e dei trofei, migliorarmi in ogni allenamento. Questa è la mia mentalità”.

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Insieme all’attaccnate francese è stato presentato il giovane difensore tedesco David Odogu: “I primi giorni sono andati molto bene: sono stato accolto bene da squadra e mister. Sono giovane, ma so le mie qualità. Voglio migliorarmi e imparare da tutti cercando di farmi trovare pronto quando l’allenatore mi chiamerà. Sono un difensore centrale, amo i duelli difensivi, quelli aerei, sono molto aggressivo e voglio vincere tutti gli 1 contro uno per difendere la porta”.

Tra i suoi idoli c’è Maldini: “Il più forte di sempre, ma ci sono tante leggende Gullit, Baresi, Nesta o un tedesco… come Boateng. Ma il primo ricordo, ovviamente, è quello di Maldini”. Infine, sulla trattativa che lo ha portato in rossonero: “E’ stato un trasferimento all’ultimo, anche per me è stata una sorpresa. Quando l’ho saputo ero felicissimo. Sono contento che si sia trovato l’accordo e sono entusiasta di essere qui. Sono felice che la società abbia creduto nelle mie qualità, voglio ripagare la fiducia seguendo il mister. Paragone con Rudiger? Spero di diventare un leader come lui e giocare con la sua stessa intensità. Ha una mentalità incredibile”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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