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Cronaca

Lombardia, prima donazione multiorgano in ospedale senza cardiochirurgia

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MILANO (ITALPRESS) – Primo caso in Lombardia di donazione multiorgano da donatore a cuore fermo in un ospedale senza Cardiochirurgia, reso possibile grazie alla collaborazione e al trasferimento di equipe e macchinari esterni. Nei giorni scorsi, presso la Terapia Intensiva dell’Asst dei Santi Paolo e Carlo, presidio Ospedale San Paolo, si è verificato un evento che ha dimostrato il potere della solidarietà umana e della collaborazione medica. Nonostante gli sforzi tempestivi degli specialisti, dopo un arresto cardiaco seguito da danni neurologici irreversibili, il quadro clinico di un uomo 50enne ha confermato l’ineluttabilità dell’esito infausto della situazione, portando alla decisione medica di limitare i trattamenti intensivi in rianimazione. Il paziente aveva dichiarato in vita la volontà di donare organi e tessuti dopo la morte, quindi i famigliari, nonostante il momento doloroso, hanno rispettato e sostenuto la scelta del proprio caro. Grazie alla preziosa collaborazione tra il Team del Coordinamento Donazioni dell’ASST Santi Paolo e Carlo ed il supporto del Coordinamento Regionale di Procurement (guidato dal dottor Marco Sacchi) e la S.C. Trapianti Lombardia-NITp (guidato dalla dottoressa Tullia Maria De feo), si è delineata la possibilità di una donazione multiorgano, comprendente il cuore combinato con organi addominali. Data l’assenza di un centro di Cardiochirurgia all’interno dell’ASST Santi Paolo e Carlo, è stata coinvolta l’equipe del Policlinico San Matteo di Pavia, una delle 3 strutture lombarde del Programma Regionale di trapianto cardiaco, dotate di apparecchiature per la circolazione extracorporea, compresa l’ECMO (Extra-Corporeal Membrane Oxigenation) e di sanitari specializzati nel loro utilizzo. Queste apparecchiature sono fondamentali per la riperfusione degli organi e, in questo caso, per il riavvio del cuore prelevato insieme al fegato e ai reni. I risultati sono stati eccezionali: il cuore è stato trapiantato al Policlinico San Matteo di Pavia, il fegato al Policlinico di Milano e i reni, uno al Niguarda di Milano e uno all’Ospedale di Bergamo. I trapianti eseguiti hanno dato una nuova speranza di vita a quattro pazienti in lista di attesa. “Vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine a tuttii professionisti coinvolti in questo processo: anestesisti rianimatori, infermieri specializzati, cardiochirurghi, perfusionisti, cardioanestesisti, neurofisiologi, anatomopatologi, ecografisti e tutto il personale di supporto. La loro professionalità e dedizione hanno reso possibile questo atto di generosità che ha dato una nuova vita a chi era in attesa di un trapianto” dichiara il professor Davide Chiumello, Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza dell’ASST Santi Paolo e Carlo. “Sono emozionato e commosso. Nel 2008 al San Matteo di Pavia ha avuto inizio la storia italiana della donazione di organi da donatore a cuore fermo (DCD), fino a quel momento impossibile tecnicamente. E in principio riguardava solo i reni. A distanza di circa quindici anni abbiamo assistito, e alcuni di noi erano presenti anche in quel settembre 2008, alla ripresa del battito del cuore dopo più di 20 minuti di arresto. Questo evento straordinario, frutto della collaborazione tra Ospedali pubblici, ripaga i sacrifici di tutti gli operatori della rete trapiantologica e delle loro famiglie, dona speranza nuova a chi attende un trapianto d’organo, e rende omaggio imperituro a chi ha desiderato che la propria volontà di bene andasse addirittura oltre la morte” commenta il dottor Andrea Bottazzi, Responsabile del Coordinamento Ospedaliero al Procurement del San Matteo di Pavia. La donazione da “soggetto deceduto a cuore fermo” ha superato in Lombardia il 30% di tutte le donazioni di organi e rappresenta una delle strategie per aumentare il soddisfacimento del fabbisogno di trapianto.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Asst Santi Paolo e Carlo

Cronaca

Nuovo oro mondiale nella vela per Caterina Banti sostenuta da Webuild

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MILANO (ITALPRESS) – Nuovo oro per la campionessa olimpica di Tokyo Caterina Banti del team Webuild del Circolo Canottieri Aniene di Roma, che insieme a Ruggero Tita ha trionfato nelle acque francesi di La Grande Motte, conquistando il quarto titolo mondiale, e terzo di fila, ai Campionati Mondiali di Vela, classe Nacra 17. E’ un successo storico, raggiunto grazie alla tenacia e allo spirito di squadra del duo azzurro, in cui Webuild ha creduto con forza già dal 2011, prima delle medaglie e dei successi mondiali, sostenendo il Circolo Aniene che nel tempo ha cresciuto tanti grandi atleti.
Webuild è al fianco della FIV – Federazione Italiana Vela, al Circolo Aniene e al CONI nel supportare l’impegno e lo spirito di sacrificio dei due giovani, alla loro determinazione nel non mollare mai, che hanno permesso all’Italia di salire sul gradino più alto e i cui valori ispirano le attività del Gruppo.
Come nello sport, anche nei suoi cantieri nel mondo Webuild crede nei giovani talenti e investe nel loro futuro, dando valore alle loro competenze, favorendo il loro sviluppo con percorsi professionali e formativi che permettono a ciascuno di esprimere appieno il proprio potenziale.
Con gli under 35 che rappresentano il 41% delle proprie persone, il Gruppo ha lanciato nei mesi scorsi il programma di formazione e impiego “Cantiere Lavoro Italia”, per l’assunzione di 10mila persone entro il 2026, specialmente nei cantieri del Sud Italia. In parallelo, il Gruppo collabora con un network di quasi 20 atenei di eccellenza in Italia e nel mondo e con istituti superiori a indirizzo tecnico, con l’obiettivo di attrarre, selezionare e formare profili junior di talento. Webuild promuove anche la ricerca su temi di innovazione nel settore, attraverso il Premio Alberto Giovannini per laureandi, laureati e dottorandi.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Forza Italia, Tajani “Avanti tutta per raggiungere il 10%”

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ROMA (ITALPRESS) – “Una forza rassicurante al centro dell’Europa”: Forza Italia apre la sua campagna elettorale per le europee dell’8 e 9 giugno con una iniziativa al salone delle Fontane all’eur. Presente tutto lo stato maggiore del partito guidato da Antonio Tajani, i ministri forzisti e i candidati. “Inizia una nuova avventura, una campagna elettorale dove dobbiamo dimostrare a noi stessi, al nostro paese, all’Europa che siamo una grande forza che è in grado di rendere omaggio al suo leader scomparso, esattamente ad un anno dalla sua scomparsa, dobbiamo dimostrargli che siamo una forza capace di camminare sulle nostre gambe, siamo forti delle nostre radici e guardiamo al futuro con grande determinazione, dobbiamo tornare ad essere centrali nella politica italiana perchè c’è bisogno della nostra presenza, della nostra forza, quella di un grande movimento che può prendere le redini del paese”.
Il leader di Forza Italia ha ricordato che “il nostro obiettivo è quello di andare a raccogliere i consensi soprattutto nel grande partito dell’astensione, dobbiamo essere la buona politica che porta la gente ad appassionarsi, dobbiamo dimostrare di avere le idee chiare di non essere persone che la sparano grossa. Siamo una grande forza politica che crede nel libero mercato che è convinta che la crescita economica sia legata al libero mercato, alla concorrenza, al sostegno delle imprese”. L’obiettivo più volte ribadito dagli azzurri è quello di raggiugere e superare il 10%: “avanti tutta per raggiungere l’obiettivo che ci siamo fissati, quello del 10% alle prossime elezioni europee. Noi siamo il Partito Popolare Europeo, il Ppe è destinato a vincere le elezioni europee, il voto a Forza Italia è il voto più utile che si possa dare per far contare di più l’Italia in Europa perchè il Ppe esprimerà sia il nome del presidente del parlamento, sia quella della commissione. Senza il Ppe non c’è stabilità nelle istituzioni”. Tajani ha promesso: “finchè saremo al governo non ci saranno nuove tasse, ci batteremo perchè la pressione fiscale nel nostro paese non aumenti, le tasse non aumenteranno di un euro, che si chiami sugar tax o patrimoniale. Va bene tenere i conti pubblici in ordine ma bisogna favorire la crescita economica e la crescita economica si favorisce abbattendo la burocrazia, facendo meno leggi possibili, si fa buona politica economica e chiediamo ancora una volta alla Bce di abbassare il costo del denaro, l’accesso al credito è uno strumento fondamentale per favorire la nostra economica. L’economia cresce se si dà fiducia ai nostri investitori, noi abbiamo il dovere di dare certezza e fiducia a chi vuole investire in Italia, e soltanto la nostro forza politica è in grado di farlo, siamo un pò diversi dagli altri, siamo leali con il governo, noi vogliamo che duri fino alla fine della legislatura, essere leali però non significa essere uguali”.
-foto xc3 Italpress-
(ITALPRESS).

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – MEDICINA DI LABORATORIO, REFERTI ACCURATI PER CURE APPROPRIATE

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Anche a scopo preventivo, tutti noi ci sottoponiamo ad esami utili per individuare il prima possibile l’insorgenza di malattie che, se curate tempestivamente, comportano conseguenze meno gravi per il nostro organismo. In questo senso è fondamentale la medicina di laboratorio: esami essenziali per la diagnosi, possono suggerire al medico di base o allo specialista la scelta del farmaco più appropriato per affrontare una specifica patologia. Ne parliamo con la dottoressa Sabrina Buoro, direttore Centro regionale coordinamento Medicina laboratorio.

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