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Politica

Tajani “Ue compatta per azzerare i dazi”

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ROMA (ITALPRESS) – Sui dazi imposti da Donald Trump “è emersa una posizione di unità dell’Europa. L’unità su una linea politica chiara: trattare con gli americani e evitare una guerra commerciale. Farlo a schiena dritta, ma trattare e trattare per arrivare, nel tempo che serve, a zero zero dazi: zero dazi dagli Usa all’Europa e zero dazi dall’Europa agli Usa”. Lo dice il vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista a “QN”.

I “controdazi” su alcuni prodotti americani “saranno imposti dal 15 di aprile: si tratta di una lista di prodotti congelata ormai dal 2018 e sulla quale abbiamo ora lavorato. Dbbiamo difendere i nostri interessi e le nostre imprese e lo faremo. Questi dazi, però, sono soprattutto un messaggio di capacità, di unità e di reattività”, precisa. “C’è sempre tempo per una trattativa. lo avevo chiesto anche un rinvio, ma tecnicamente era molto complicato”. In Europa “adesso non ci sono falchi: tutti quanti hanno accettato la posizione dell’Europa e del Commissario Sefcovic”.

Che ruolo può avere l’Italia in questo quadro? “La trattativa la fa la Commissione europea. Noi possiamo aiutare la Commissione nel convincere Trump a fare una scelta di trattativa. Possiamo agevolare la trattativa. E, del resto, il primo incontro tra Sefcovic e gli americani non è stato negativo”. Per Tajani “il nostro obiettivo è quello di zero dazi reciproci tra noi e gli Stati Uniti. Con la prospettiva di avere un grande mercato transatlantico, cosa di cui si era già parlato una decina di anni fa. E quindi di far sì che l’Occidente rappresenti una grande opportunità per tutti coloro che vi intraprendono. Il primo passo può essere il passaggio dal 20 al 10 per cento dei dazi americani. Questo potrebbe essere un obiettivo intermedio. Se ci sono le basi per una prospettiva del genere? Dobbiamo lavorarci, dobbiamo lavorarci. Musk ha parlato di dazi 0 a 0. Certamente Musk non è Trump, però lo ha detto. Quindi bisogna lavorare intensamente per far capire che il problema non è tra Europa e Stati Uniti. Semmai c’è una sovracapacità, per esempio per l’acciaio, dei Paesi dell’Estremo Oriente, a cominciare dalla Cina. Quindi non è un problema legato ai rapporti Stati Uniti e Europa. E tutti quanti vogliono trattare, anche se poi giustamente vogliamo difendere i nostri interessi”, conclude.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Governo, Renzi “Dopo mille giorni l’incantesimo si sta esaurendo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono mille giorni e mille giorni. I mille giorni di Meloni sono diversi dai nostri. Se pensate che sia meglio avere un Governo con Giuli e Lollobrigida, Salvini e Santanchè, Urso e Tajani prego, votateli pure. Io penso che l’incantesimo si stia esaurendo e che sempre più persone diano un giudizio negativo su questi anni”.

Lo scrive nella sua Enews il leader di Iv Matteo Renzi che aggiunge: “Anche il mio Governo è durato mille giorni. E in quei mille giorni abbiamo fatto misure come gli 80 euro, il Jobs Act, Industria 4.0. Abbiamo abbassato la pressione fiscale eliminando l’IMU sulla prima casa, l’Irap costo del lavoro, le tasse sul mondo agricolo”. E aggiunge: “Per farla breve: noi abbiamo abbassato la pressione fiscale, Meloni l’ha alzata”.
-foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Politica

Gaza, Tajani “Attacchi israeliani non sono più ammissibili”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli attacchi dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Gaza non sono più ammissibili. Nel raid di questa mattina è stata colpita anche la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, un atto grave contro un luogo di culto cristiano. Tutta la mia vicinanza a Padre Romanelli, rimasto ferito durante il raid. E’ tempo di fermarsi e trovare la pace”. Così su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Lavoro, Meloni “In mille giorni creati più di un milione di posti”

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ROMA (ITALPRESS) – “In questi mille giorni di governo vedo soprattutto quello che non va, so che va fatto di più e meglio. Ma il dato che mi rende più orgogliosa è in ognuno di questi mille giorni sono stati creati più posti di lavori nuovi, più di un milione. C’è ancora molto da fare per colmare il divario che abbiamo rispetto alle altre nazioni europee”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al XX Congresso
confederale della Cisl.

“Le nostre priorità sono chiare: sostenere il lavoro, incentivare chi crea nuova e buona occupazione, far crescere i salari, creare un ambiente favorevole agli investimenti. I dati macroeconomici ci restituiscono un quadro incoraggiante, l’andamento dell’economia è positivo, l’occupazione continua a registrare dati positivi. La vera ricchezza di una Nazione risiede nel lavoro, in posti di lavoro di qualità“, ha aggiunto.

La premier ha quindi sottolineato che “come garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è un tema al centro dell’azione di governo. Ma anche qui serve fare di più perchè ogni vita spezzata è una sconfitta. Per questo abbiamo scelto di rafforzare la nostra azione portando le risorse per il 2025 a più 1,2 milioni. La sicurezza sul lavoro non è un costo ma un investimento e un diritto di ogni lavoratore”.

-Foto: Palazzo Chigi-

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(ITALPRESS).

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