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LA C.R.I. DI VOGHERA INAUGURA LA PANCHINA ROSSA

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Cerimonia Domenica 21 Novembre alle ore 11 davanti alla sede di via Carlo Emanuele

Una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, verrà inaugurata Domenica 21 Novembre alle ore 11 davanti alla sede di via Carlo Emanuele a Voghera: così il Comitato C.R.I. intende aprire gli occhi sui sempre più numerosi episodi di violenza di cui sono pieni le cronache quotidiane. “E’ una panchina dalla quale partono tanti messaggi – spiega la Presidente del Comitato Chiara Fantin -. Anzitutto quello che rifiutiamo ogni tipo di violenza nella nostra società. E poi è importante non tacere ma denunciare sempre gli episodi che spesso capitano anche tra le mura domestiche”. Su questa panchina verrà scritta la frase di Frida Kahlo “Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi”: tutti coloro che passeranno da quelle parti, da Domenica in poi, sono invitati a farsi un selfie davanti alla panchina e poi a rilanciarlo in rete, sui profili social, per moltiplicare il messaggio anche virtualmente. Ma non è questo il solo messaggio che gli uomini e le donne di Croce Rossa Voghera vogliono lanciare in occasione del 25 Novembre, Giornata internazionale contro la Violenza sulle Donne: proprio in quella data, infatti, la sera alle 21, la C.R.I. organizza una call che avrà come ospite Marina Carbone, editor e scrittrice. Prendendo spunto proprio dagli scritti di Frida Kahlo coloro che interverranno potranno confrontarsi e offrire la propria riflessione sul tema. Alla call prenderanno parte anche gli alunni del corso di scrittura creativa della libreria Ubik di Voghera, tenuto dal Direttore del settimanale diocesano “Il Popolo” Matteo Colombo. Frida Kahlo è senza dubbio la pittrice messicana più acclamata di tutti i tempi, diventata famosa anche per la sua vita tanto sfortunata quanto travagliata. Sostiene di essere nata nel 1910, “figlia” della rivoluzione messicana e del Messico moderno. La sua attività artistica ha trovato grande rivalutazione dopo la sua morte, in particolare in Europa con l’allestimento di numerose mostre di grande impatto emotivo, in cui hanno trovato spazio tematiche sociali, come appunto quella legata alla violenza sulle donne. Da qui l’idea di partire da questa frase per risvegliare le coscienze di molti.

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S. MESSA DI DOMENICA 13 LUGLIO 2025 – XV DEL TEMPO ORDINARIO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 13 Luglio 2025, XV del tempo ordinario. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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CRESCERE INSIEME – 13 LUGLIO

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Anche oggi c’è l’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, tra la Mensa del Fratello di Don Giuseppe Ubicini e la Casa del Giovane con il venerabile Don Enzo Boschetti, nei segni di un cammino che ha fatto crescere opere e segni della presenza del Signore al servizio dei poveri ed emarginati.

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TERRE D’OLTREPÒ, BEDUSCHI FA “COPIA/INCOLLA”: CAMBIANO CDA, LA LINEA NO

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LA VOCE PAVESE – TERRE D’OLTREPÒ, BEDUSCHI FA "COPIA/INCOLLA": CAMBIANO CDA, LA LINEA NO
Un burrascoso cambio ai vertici, ma non nella sostanza. Dopo l’insediamento dei nuovi Consigli di Amministrazione della cooperativa e della Spa di Terre d’Oltrepò, l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, si è rivelato sorprendentemente allineato al piano industriale e alla visione strategica tracciata nei mesi precedenti dall’ex governance, in particolare dall’amministratore delegato Umberto Callegari.
Nonostante l’annunciato rinnovamento in discontinuità, le dichiarazioni dell’assessore hanno finito per riproporre fedelmente — e in alcuni passaggi quasi testualmente — le linee guida già note: il rafforzamento del brand unico Terre d’Oltrepò, l’attenzione alla filiera produttiva, la valorizzazione del vino del territorio sui mercati esteri, il focus sulla qualità come leva competitiva e la centralità del socio all’interno della strategia aziendale. A ciò si è aggiunto l’appello – reiterato da Callegari allo sfinimento – di concentrare il conferimento delle uve per dare slancio alle strategie aziendali.
Più che un nuovo corso, quello delineato da Beduschi appare dunque come un’esplicita conferma del lavoro impostato nei mesi scorsi da Callegari e dalla precedente dirigenza. Nessuna discontinuità reale è stata annunciata, né dal punto di vista industriale né dal punto di vista commerciale. Al contrario, la ripresa pressoché integrale del programma conferma la bontà del percorso già avviato, riconoscendone implicitamente il valore e la concretezza anche agli occhi della Regione.
Una scelta che, di fatto, legittima retroattivamente l’operato della precedente gestione, pur in un contesto in cui si è optato per un ricambio dei vertici societari. Il segnale che arriva da Beduschi, quindi, non è quello di una rivoluzione o di un cambio di rotta, ma piuttosto quello di una prosecuzione di un piano che ha già dimostrato di essere solido, coerente e in linea con le necessità di sviluppo dell’Oltrepò vitivinicolo. Ma allora perché la politica non l’ha lasciato attuare a una governance spinta a dimettersi a un mese dalla vendemmia in una situazione già di per sé delicatissima? Ma davvero c’era da dare lo zuccherino a chi aveva scelto di mestare nel torbido e optare per gli attacchi personali anziché badare alla sostanza?

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