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Cronaca

OPERAZIONE DIONISO, VINI CONTRAFFATTI: SEQUESTRATI BENI PER 700MILA EURO

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Otto immobili e numerosi conti correnti per un valore complessivo di 740 mila euro sono stati sequestrati oggi dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri di Pavia nell’ambito degli sviluppi dell’operazione “Dioniso“. Ad essere colpiti sono stati tre soggetti a vario titolo indagati per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione delle indicazioni geografiche o denominazione di origine controllata dei vini.

I militari delle Fiamme Gialle e dell’Arma, al termine delle indagini dirette del sostituto procuratore della Repubblica di Pavia, Paolo Mazza e coordinate dal procuratore Mario Venditti, stanno eseguendo in queste ore il decreto applicativo di misure cautelari reali che dispone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di immobili e disponibilità finanziarie nelle province di Pavia e Cremona.

Nel gennaio dello scorso anno gli investigatori, nell’Oltrepò Pavese e in altre sei province di Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino Alto-Adige, avevano effettuato cinque arresti e 28 perquisizioni domiciliari, locali e personali nei confronti di altrettanti soggetti indagati, di aziende vinicole e laboratori di analisi. Le indagini avevano consentito di accertare che i vertici di una cantina pavese, grazie anche all’appoggio di un mediatore del settore vitivinicolo, enologi e titolari di aziende agricole che conferivano le uve, commercializzavano prodotti con marchi Doc (denominazione di origine controllata) e Igp (indicazione geografica protetta) in realtà contraffatti per quantità, qualità e origine.

In sostanza in sede di vendemmia venivano utilizzate uve diverse rispetto a quelle che risultavano nelle bollette di conferimento e nella documentazione contabile nonché attraverso acquisti in nero di sostanze vietate dalle norme del settore come zucchero invertito e anidride carbonica o soggette e specifici parametri di utilizzo come il mosto concentrato rettificato.

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Cronaca

Arrestato un latitante nel Ragusano, è accusato di tentato omicidio

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Cronaca

Femminicidio a Milano, 29enne uccisa dal compagno che tenta il suicidio

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MILANO (ITALPRESS) – Una donna di 29 anni è stata uccisa dal compagno di 52 anni in un appartamento in Via Iglesias nel quartiere Gorla di Milano nella tarda serata di ieri. Dalle ricostruzioni, i vicini si sarebbero allarmati a causa di una violenta lite dopo la decisione della donna di interrompere la relazione. Vista l’aggressività del compagno, la donna ha cercato di contattare un suo ex partner in cerca di aiuto ma è stato inutile. Il 52enne l’ha trascinata sul balcone e si è accanito su di lei colpendola ripetutamente con un coltello, sotto lo sguardo dei vicini che hanno immediatamente allertato il 112.

L’uomo ha continuato ad infierire sulla donna fino all’arrivo della Polizia che ha dovuto forzare la porta di ingresso e, alla vista degli agenti, ha tentato di uccidersi colpendosi con il coltello alla gola. Il 52enne è stato portato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda.

– foto: ufficio stampa Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Propaganda Jihadista attraverso Tik Tok, misura cautelare per 31enne

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ROMA (ITALPRESS) – Il ROS, nell’ambito di indagini della Procura
di Roma, ha eseguito, una misura cautelare nei confronti di un
trentunenne tunisino con l’accusa di istigazione a delinquere
aggravato dell’apologia del terrorismo e dell’uso di strumenti
informatici o telematici.
L’indagine trae origine dagli approfondimenti investigativi
sviluppati dal ROS nell’ambito di un’attività di web patrolling
che ha portato all’individuazione di un account social della
piattaforma Tik Tok dai marcati contenuti jihadisti: locandine e
nasheed jihadisti diffusi dagli organi mediatici
dell’organizzazione terroristica denominata Stato Islamico (SI),
video e immagini celebrativi dei combattenti di SI, del martirio e di mujaheddin caduti in battaglia, discorsi di predicatori
takfiristi-jihadisti.
L’utilizzatore è stato identificato nel trentunenne tunisino
indagato, risultato particolarmente attivo nella pubblicazione e
diffusione di materiale audio-video di natura jihadista.
Dallo sviluppo delle attività tecniche è inoltre emerso che
l’indagato: mostra un profilo ideologico/religioso fondamentalista
ed è implicato in un processo di radicalizzazione in chiave
islamista; conduce una vita solitaria, riducendo all’essenziale le sue relazioni sociali; versa in difficoltà economiche, pur avendo una regolare attività lavorativa; mantiene una condotta prudente e riservata nelle comunicazioni; pubblica e diffonde sulle piattaforme social materiale di marcata ispirazione jihadista e dal chiaro contenuto apologetico, palesando vicinanza
all’organizzazione SI e celebrando il martirio.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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