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Cronaca

“IO, GIOVANNA” – LA RECENSIONE DEL NUOVO ALBUM DI GIOVANNA

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Dopo 10 anni di silenzio, Giovanna (all’anagrafe Giovanna Nocetti) torna con una nuova uscita musicale. Oggi a differenza di allora, Giovanna è cambiata, o meglio, è cambiata la sua anima. Questo disco arriva dopo anni di perdite significative ma anche di nuovi viaggi e cambiamenti. La scomparsa dell’amico di una vita nonché firma delle sue più celebri hit, Paolo Limiti, l’addio all’amica e collega Nilla Pizzi, regina della canzone italiana e la perdita di un suo mito: Milva. È proprio da quest’ultima che Giovanna fonde la sua anima in un connubio di bellezza e semplicità che si può solo percepire ascoltando questo doppio album.
Nel primo disco c’è dunque un viaggio, un viaggio nell’Italia che Giovanna ha attraversato nel 2021 per omaggiare proprio Milva, la diva che aveva tanto amato e stimato. Nessuna cover, nessuna imitazione, solo l’interpretazione magistrale di brani storici del repertorio dagli anni ’60 agli anni ’90. Sono contenute le canzoni con cui Giovanna è cresciuta, quelle che la sua insegnante di canto usava per spronarla a diventare una cantante seria, “se vuoi fare questo mestiere devi imparare a cantare come Milva o Nilla Pizzi”. Non certo semplice cantare Milva, dalle impegnative “Da troppo tempo”, “Libertango” di Astor Piazzola e “Alexander Platz” di Franco Battiato passando per il “Flamenco Rock” anni ’60 e i “Quattro vestiti” di Morricone e ancora la audace “Uomini addosso”, le sanremesi “Canzone”, “Mediterraneo” arrivando al cult de “La filanda”. Giovanna Omaggio a Milva è un tuffo nel mare d’autore e popolare della Rossa, un mare in cui Giovanna nuota magistralmente senza dover dimostrare nulla se non una cosa: Milva non deve essere dimenticata.

Nel secondo disco troviamo l’altra anima dell’artista, delicata, sensibie, fanciullesca quasi nella sua versione del grande classico “E penso a te”, hit di Mogol e Battisti che Giovanna incise già 50 anni fa quando muoveva i primi passi in tv e nel mondo della musica.

Ci sono poi le sonorità dance nella nuova versione de “Il mio ex” perché che piaccia o no, per tutti sarà sempre la canzone simbolo di questa autrice.
Ma è “Dora”, un pezzo scritto dalla discografica Amelia Gianni in spagnolo, a stupire, un brano che racconta la vita di Dora, maitresse nostalgica e afflitta il cui unico scopo è vivere senza dolori. Giovanna musica e interpreta tutti i pezzi e la ritroviamo solitaria e forte nella sua “Ma meglio una donna”, contro la violenza sulle donne ma soprattutto dedicata alla forza che le donne hanno in solitaria, per poi spaziare con un differente timbro di voce, sicuro di sé e potente in quel pezzo che ben pochi artisti hanno il lusso di poter incidere, “Nessun Dorma”, il capolavoro di Puccini.
Sono tante le canzoni rimasterizzate in lingua italiana e spagnolo assieme ad altre cover di colleghi italiani e internazionali come “La voce del silenzio”, scritta sempre dal suo indimenticato Paolo Limiti e un duetto interessante con il collega e amico Dario Gay, che cede a Giovanna il ruolo che fu di Milva in una delle ultime registrazioni della diva nel 2010. “Libero” è il titolo del singolo scritto da Gay che i due cantanti interpretano magistralmente, rendendo ancora omaggio alla grande interprete italiana.

In pochi riescono a immortalare e capire questa diva che di strada ne ha fatta da “Canzonissima” quando cantava “Io volevo diventare”. Giovanna è diventata produttrice, regista, attrice, cantautrice, compositrice, talent scout, icona pop in grado di cantare una personale “Ave Maria” per Papa Giovanni Paolo II passando per leggerissima “Un baffo diabolico”, ancora una volta firmata da quel genio e suo amico di una vita Paolo Limiti.
Poche persone come Limiti potevano estrarre l’arte migliore di questa star, una sicuramente è il regista Domiziano Cristopharo che ha diretto Giovanna in alcuni videoclip musicali ed anche in un film nel 2010. Domiziano racconta l’arte e il trasformismo di questa star nella foto estrapolata per realizzare la cover del disco.
Proprio come nella sua versione di “Yo Soy Maria” di Astor Piazzola, che l’artista ha inciso appositamente per il nuovo disco, Giovanna vola a Las Palmas dove viene raccontata e ripresa da Cristopharo come una Dea che rinasce ogni notte sotto forme e aspetti diversi, senza mai morire, lasciando un finale luminoso e iconico. Così è Giovanna anche nella vita e nel lavoro, non solo nel videoclip del regista italiano.
“Io, Giovanna” (Kicco Music) è una di queste forme di rinascita.
Voto 8/10

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Il disco è disponibile sul sito della casa discografica Kicco Music, www.kiccomusic.com

Cronaca

Lecco, minore scomparso. Procura “A Milano immagini lo ritraggono solo”

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LECCO (ITALPRESS) – La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco ha diffuso le ultime immagini, riprese dalle telecamere di sorveglianza della Stazione Centrale di Milano, che ritraggono il sedicenne Edoardo Galli, fuggito da casa dal Lecchese lo scorso 21 marzo, mentre cammina sul binario dove è giunto il treno proveniente da Morbegno e mentre transita in uscita dai tornelli di sicurezza il giorno della sua sparizione. Dopo questi istanti non ci sono, al momento, ulteriori riprese che lo ritraggono dialogare o in compagnia di altre persone, ovvero nei pressi di servizi commerciali. Non trovano, pertanto conferma, al momento, le voci di un suo presunto appuntamento o dialogo con un’altra persona a Milano. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Carabinieri

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Cronaca

Fontana premia i due infermieri che hanno salvato uomo in metro a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso hanno consegnato oggi un riconoscimento ai giovani Francesca Taddio e Simone Oliva, una coppia di infermieri, protagonisti di un intervento immediato, a Milano, grazie al quale è stata salvata la vita ad un trentenne colto da un malore sulla banchina di attesa dei treni in una stazione della linea 2 della metropolitana. Francesca è calabrese, originaria di Orsomarso in provincia di Cosenza, Simone Antonio, per tutti Simone, è campano, di Castellamare di Stabia (Napoli).
“Quotidianamente ci sono episodi che – ha evidenziato il presidente Fontana – sottolineano come chi opera nel campo della sanità lo fa certamente per lavoro, ma soprattutto per passione, perchè crede nell’impegno finalizzato ad aiutare gli altri. Il caso dei due giovani infermieri che abbiamo voluto premiare dimostra l’altissima professionalità con cui sono intervenuti. La loro prontezza e tempestività hanno premesso di salvare una vita”. Le congratulazioni ai due giovani sono state espresse anche dall’assessore Bertolaso: “Sono un esempio pratico della generosità e del gran cuore di chi, con il suo lavoro, rende ogni giorno la Lombardia sempre più orgogliosa della sua assistenza sanitaria”. Molto emozionati anche i due infermieri: “Non siamo eroi – hanno ribadito Francesca e Simone – ma questa vicenda ci induce a riflettere sull’importanza, per tutti i cittadini, a cominciare più piccoli, di riconoscere i sintomi dell’arresto cardiaco e a prestare assistenza. Per sapere come fare basta frequentare un corso di primo soccorso. Pochi minuti possono essere decisivi per evitare che un malore abbia conseguenze ben più gravi”. Francesca e Simone stavano rientrando dal turno di lavoro, erano circa le 23, quando scesi alla fermata di Lambrate per tornare a casa sono stati sorpresi da un tonfo. Si sono voltati, hanno visto ed è bastato uno sguardo tra di loro per capire e intervenire. Un uomo era caduto a terra, privo di sensi. Francesca ha immediatamente chiamato i soccorsi, Simone invece ha iniziato subito il massaggio cardiaco sul giovane. L’arrivo in tempi brevissimi dell’ambulanza e dei sanitari ha contribuito a garantire il lieto fine della storia. Il paziente è stato trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti mentre ai due infermieri sono arrivati gli applausi e le congratulazioni per il gesto e la professionalità dimostrati da parte dei presenti. Francesca ha colto questa occasione per lanciare un appello ai cittadini affinchè tutti imparino le manovre salvavita.
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Regione Lombardia

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Valditara “Integrazione più facile se in classe maggioranza italiani”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione, ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. E’ in questa direzione che noi intendiamo muoverci”. Così su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “L’inclusione – scrive il ministro in un altro post sempre su X – può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sè la disgregazione e il caos”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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