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Mancini “Le regole esistono, contro razzismo bloccare le gare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il razzismo nel calcio? Bloccare le partite potrebbe essere una buona idea, ma va valutata. Solitamente esageriamo quando certe cose accadono in Italia ma purtroppo succede in tutta Europa e in tutto il mondo”. Sono queste le parole di Roberto Mancini, ct della Nazionale, a margine della conferenza stampa al Ministero dell’Istruzione e del Merito organizzata per presentare il macro progetto “Valori in rete”. “Purtroppo certe persone vanno allo stadio solo per fare certe cose. Chiaro che vanno applicate le regole, ma si applicano normalmente. Bisognerebbe smetterla, perchè uno deve andare allo stadio per divertirsi, guardare la partita e gioire. Soluzione? Le regole ci sono e vanno applicate, queste cose che accadono puntualmente ogni anno. I giocatori devono continuare a comportarsi bene in campo, le società fuori, e far applicare le regole, anche quando le regole sono dure. Questi personaggi vanno isolati, ma non credo che sarà così semplice”, conclude Mancini.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Ibra lascia “E’ il momento di dire ‘ciaò al calcio”

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MILANO (ITALPRESS) – Un video celebrativo e tante lacrime da parte dei tifosi unite ai cori. Così il Milan ha voluto celebrare Zlatan Ibrahimovic nel suo saluto d’addio sul prato di San Siro al termine della vittoria del Milan sul Verona. Lo svedese, accolto in campo dai suoi compagni che per l’occasione indossavano tutti la maglia numero 11, ha poi salutato staff e dirigenti prima di prendere la parola al centro del campo, dopo aver ricevuto una divisa speciale firmata da tutti i rossoneri. “Non respiro, ma va bene così. Dentro questo stadio sono passati tanti ricordi ed emozioni – ha detto Ibra, accompagnato dai cori incessanti dei tifosi -. La prima volta che sono arrivato al Milan mi avete dato la felicità, la seconda l’amore. Voglio ringraziare la mia famiglia e tutti quelli che mi stanno vicini per la pazienza che hanno avuto. Ringrazio anche i giocatori, che sono stati la mia seconda famiglia. Ringrazio l’allenatore e lo staff per la responsabilità che mi hanno dato. Ringrazio i dirigenti per l’opportunità. Voglio dire grazie dal profondo del cuore a voi tifosi. Mi avete accolto a braccia aperte, facendomi sentire a casa. Sarò milanista per tutta la vita. E’ arrivato il momento di dire ‘ciaò al calcio, ma non a voi. Forza Milan, arrivederci”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Roma-Spezia 2-1, giallorossi sesti, liguri allo spareggio

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma si qualifica alla prossima Europa League, lo Spezia si giocherà la salvezza nello spareggio contro il Verona. Senza lo squalificato Mourinho (per lui tanti striscioni sugli spalti), i giallorossi battono 2-1 i bianconeri (gol di Zalewski e rigore di Dybala) e tornano a sorridere dopo la finale di Europa League persa col Siviglia. Con un occhio a San Siro (dove il Milan batte l’Hellas 3-1), lo Spezia passa in vantaggio al 6′: su un tiro-cross di Bourabia, Nikolaou di testa da pochi passi mette in rete alle spalle dell’incolpevole Svilar. La Roma reagisce. Al 15′ ci prova El Shaarawy, ma il tiro dell’italoegiziano si stampa sulla traversa (17esimo legno in campionato). Al 43′ i giallorossi sono più fortunati: Zalewski tenta un tiro cross dalla sinistra, Bove di testa non tocca e la traiettoria beffa Zoet per l’1-1. La Roma chiude il primo tempo con il 70% del possesso palla, ma ad inizio ripresa sfiora il vantaggio. E’ il solito Zalewski a creare le chance più pericolose: cross morbido, Zoet esce a vuoto, ma Pellegrini in spaccata non trova la porta. Al 64′ scocca l’ora di Matic e Abraham al posto di Bove e Belotti (che chiude la stagione senza gol in campionato). Un minuto dopo fa tutto Dybala con una progressione e un diagonale di poco fuori. Al 70′ squillo dello Spezia: Reca ci prova da fuori area, Svilar blocca. Poco dopo Gyasi serve un pallone d’oro in ripartenza a Zurkowski che in caduta calcia alto. L’ennesima nota stonata della settimana della Roma invece riguarda l’infortunio al ginocchio di Abraham. C’è spazio per la standing ovation per Mancini e la bordata di fischi per Wijnaldum. Ma c’è ancora da giocare e all’89’ Amian (espulso per doppio giallo) commette fallo da rigore su El Shaarawy: Dybala dagli undici metri non sbaglia e porta la Roma in Europa League. Lo Spezia si prepara allo spareggio salvezza con il Verona.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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La Juve supera l’Udinese ma giocherà in Conference League

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UDINE (ITALPRESS) – La Juventus è tornata alla vittoria nell’ultima giornata di campionato ma nella prossima stagione dovrà accontentarsi di disputare la Conference League. Dopo tre sconfitte di fila tra Europa League e Serie A, i bianconeri hanno espugnato la Dacia Arena di Udine superando l’Udinese per 1-0. Gara di discreta intensità fin dalle prime battute con la Juventus a caccia di una vittoria per provare a centrare la qualificazione alla prossima Europa League e l’Udinese impegnata a onorare al meglio il finale di stagione davanti al pubblico amico nonostante una formazione menomata dai tanti infortuni. Le squadre hanno iniziato giocando molto corte, in 30-40 metri di campo, e ciò non ha certamente favorito lo spettacolo. Appena le due squadre si sono allungate, sono cresciute anche le occasioni e su una di queste, alla mezz’ora, la Juventus ha colpito la traversa: da un calcio d’angolo è stato Milik a fare da sponda per Bonucci il quale libero in mezzo all’area ha battuto sul tempo tutti ma il suo colpo di testa è andato a sbattere sul legno più alto. In avvio di ripresa la Juventus ha provato ad aumentare la pressione a caccia di quell’agognato gol che potesse permettere di migliorare la posizione in classifica e al 23′ il gol è finalmente arrivato con Chiesa: servito da Locatelli, il numero sette bianconero è entrato in area, si è spostato il pallone sul destro e con una conclusione a giro ha infilato Silvestri all’angolino sul palo più lontano. La gara improvvisamente si è accesa perchè tre minuti dopo l’Udinese ha cercato subito il pari con una conclusione dalla distanza di Lovric deviata in corner da Szczesny, mentre al quarto d’ora dalla fine è stato Silvestri a dire no con una gran parata al raddoppio di Locatelli che con un’acrobazia aveva cercato di finalizzare la “trivela” di Di Maria. Nel finale, a sei minuti dal termine, ancora una botta dalla distanza dell’Udinese, stavolta con Perez, e ancora una bella deviazione di Szczesny. La Juve vince ma, aspettando Nyon, dovrà misurarsi con la Conference League.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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