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Cronaca

Fondazione Cariparma, 27 milioni di euro per la filantropia nel 2024

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PARMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato, presso il Ridotto del Teatro Regio di Parma, il nuovo Piano Strategico pluriennale di Fondazione Cariparma. Alla presenza di Franco Magnani, presidente di Fondazione Cariparma, Giovanni Azzone, Vice Presidente Acri, Francesca Sofia, Direttrice Generale di CDP, Nicola Ferrigni, sociologo e professore associato di Campus Link University di Roma, Francesco Pagano, Contributor e Editor de Il Sole 24 Ore, Elisa Ricciuti, docente e ricercatrice di sostenibilità integrale e Andrea Rotolo di Cergas SDA Bocconi, è stato presentato il progetto di filantropia innovativa che guiderà le azioni dei prossimi quattro anni della Fondazione.
‘Abbiamo lavorato oltre un anno insieme al Consiglio Generale per comprendere come stava cambiando lo scenario intorno a noi e come la nostra Fondazione avrebbe dovuto immaginarsi nel futuro e per il futuro. E’ stato un anno complesso, il lavoro è stato impegnativo. Possiamo però contare sull’appoggio ed il coinvolgimento di grandi professionisti esperti, che hanno lavorato insieme a noi e continueranno a farlo e siamo pronti per accompagnare il nostro territorio sulle sfide in attò, ha affermato Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma.
Da una filantropia riparativa a quella innovativa: questo il grande cambio di passo, esito di un percorso durato oltre un anno, che il Consiglio Generale e la struttura di Fondazione Cariparma hanno portato avanti insieme a Cergas SDA Bocconi. Lettura del contesto, analisi del dato, laboratori tematici partecipati dal territorio e da esperti di settore, hanno permesso a Fondazione Cariparma di mettere a fuoco la grande necessità di superare la logica ‘settorialè delle macro aree. Un’evoluzione che arriva dai mutamenti dei contesti, che impone di leggere i problemi in modo nuovo e trasversale. Le fondazioni di origine bancaria oggi, infatti, non devono garantite la tenuta del sistema ma produrre cambiamenti. E proprio in merito alle linee di azione delle fondazioni di origine bancaria è intervenuto il Vice Presidente Acri Giovanni Azzone
‘Conoscere per decidere: per poter impostare una strategia ed un piano di intervento è fondamentale attuare un processo di analisi. E’ quello che ha fatto la fondazione Cariparma; ha svolto un’indagine di percezione e notorietà per comprendere come è considerata dalle comunità, per le quali opera, e ha sviluppato un profondo percorso interno coinvolgendo gli organi e la struttura operativa. Ho apprezzato questo metodo: per una fondazione di origine bancaria oggi è importantissimo comprendere il contesto per definire gli ambiti e le priorità di intervento – ha detto -. E condivido molto il focus sulla filantropia innovativa e la visione ‘intersettorialè, necessaria per affrontare i problemi che ci troviamo di fronte: invecchiamento, povertà, attenzione alle fragilità, per citare solo alcune delle sfide che Cariparma ha individuato e che dovranno essere al centro dell’azione di tutta ACRI’.
Capitale umano, demografia e futuro per il welfare, innovazione, disuguaglianze e trasformazioni urbane sono stati i capi saldi dell’analisi di scenario e dei laboratori tematici accompagnati dal centro di ricerca Cergas di SDA Bocconi. Gli esiti di questo percorso hanno permesso a Fondazione di individuare le nuove priorità strategiche per il quadriennio 2024-2027: la riduzione delle disuguaglianze, il rafforzamento delle persone e delle Istituzioni, e l’accompagnamento delle trasformazioni del territorio.
Sulla direzione che Fondazione Cariparma sta prendendo Nicola Ferrigni, sociologo e professore associato Università Link Campus di Roma, ha dichiarato: ‘Il Piano strategico 2024-2027 di Fondazione Cariparma è vincente perchè mette davvero l’uomo al centro, cogliendo l’importanza dei grandi cambiamenti culturali che stiamo vivendo in questa fase storica e sociale in cui la nostra società ha una sua lettura e interpretazione in chiave orizzontale delle relazioni. Oggi andiamo verso rapporti di condivisione, compartecipazione e responsabilità e questi elementi vengono messi in evidenza con grande slancio dal Piano strategico pluriennale della Fondazione, che lo ha redatto con libertà di pensiero, scendendo nella realtà territoriale per coglierne i bisogni primari. L’auspicio è che anche altre realtà decidano di seguire questa stradà.
Francesca Sofia, Direttrice Generale Fondazione CDP ha aggiunto: ‘Sono molto colpita dallo spirito innovativo e coraggioso con cui Fondazione Cariparma ha iniziato questo nuovo percorso, rischiando di andare a destrutturare quelli che sono principi strutturali della filantropia, che purtroppo in Italia è spesso intesa molto erroneamente come beneficienza. La beneficenza però è qualcosa che non serve a nessuno, forse fa sentire un poco meglio chi la fa per un breve lasso di tempo, ma è molto effimera, non lascia segni. La filantropia invece è un investimento, è frutto di visione e conoscenza del contesto e porta con sè un grande ottimismo perchè investe su chi crede in un mondo migliore, su chi pensa che si possa realizzare un cambiamento avendo gli strumenti e le risorse adeguate. Questa visione è alla base del nuovo piano strategico di Fondazione Cariparma, che sfida alcuni principi un pò stantii del Terzo Settore, invita alla collaborazione ed ha un approccio strasversale tra linee strategiche e settori d’intervento. Credo fortemente che l’innovazione nasca nell’intersezione tra settori, competenze, visioni e prospettive diverse e che attraverso co-progettazione e capacity building si possa così corrispondere i bisogni disattesi delle personè.
Valorizzare il capitale umano e sociale, generare consapevolezza, partecipazione e protagonismo e valorizzare l’innovazione, sono i tre ambiti di intervento che permetteranno a Fondazione Cariparma di agire in modo incisivo all’interno delle priorità strategiche individuate.
Frank Pagano, autore e contributor de Il Sole24Ore ha osservato: ‘ci sono tre suggerimenti che possiamo fare nostri facendo riferimento ad uno studio eseguito da Il Sole24 Ore. Numero uno: quello che chiamiamo il Moon shot, ovvero un’ambizione elevatissima, che vada anche al di là delle quattro mura di ciascuna organizzazione. Numero due: i dati, l’efficienza, la messa a terra e il monitoraggio di metriche specifiche, precise, accurate e il numero tre: l’eccellenza, che non è talento, non è genio, ma è semplicemente pratica, capacità dire di no, concentrarsi sul core e valorizzare continuamente quelli che sono i fattori distintivi di ciascuna organizzazionè.
Infine, sono state presentate le nuove quattro linee di azione che concretizzeranno la strategia attraverso gli strumenti erogativi.
Società e sfide per il welfare, per ricomporre la frammentazione informativa e di conoscenze sul welfare locale, favorire la collaborazione e l’integrazione tra soggetti diversi del welfare, sviluppare e rafforzare risorse e reti a supporto dei caregiver.
Trasformazioni Urbane e del territorio, per creare opportunità di coinvolgimento degli attori del territorio, superare visioni parziali e limitate delle trasformazioni in atto, riconoscere e valorizzare le competenze e conoscenze presenti nella comunità, valorizzare il patrimonio del territorio.
Sviluppo del capitale umano e innovazione, per supportare lo sviluppo di nuove conoscenze e nuove competenze, promuovere la capacità di programmare e progettare dei beneficiari, realizzare azioni di accompagnamento e capacity building.
Sostegno (r) Esistente, per sostenere le attività ad alto valore sociale e radicate nel territorio, con un ampio coinvolgimento di stakeholder, supportare le attività tradizionali della comunità locale e legate all’identità della comunità stessa.
Le linee d’azione saranno attuate principalmente attraverso nuove tipologie di bandi, innovati nella forma e nel percorso, e grazie al ruolo di Fondazione Cariparma, che farà da connettore del territorio e favorirà un percorso di accompagnamento strategico per i beneficiari nell’applicazione ai bandi stessi sui vari progetti. Proprio sulla necessitò di innovare lo strumento del bando è intervenuta la Direttrice Generale di Fondazione CDP, Francesca Sofia.
Un piano strategico pluriennale, 3 nuove priorità, 4 linee di azione e 27 milioni di euro per il 2024, che saranno erogati tramite assegnazioni dirette, azioni di sistema e bandi, sono i numeri che accompagneranno i prossimi mesi di Fondazione Cariparma nel suo percorso di innovazione per Parma e per la sua provincia.
La serata si è poi conclusa in teatro con il tutto esaurito per il ‘Natale Insieme 2023’ di Fondazione Cariparma, il concerto di Natale che tradizionalmente Fondazione offre alla città. Quest’anno protagonista è stata la musica del Maestro Stefano Bollani, che ha dato vita ad una show unico ed imprevedibile, terminato con i lunghi applausi del pubblico entusiasta.

– foto ufficio stampa Fondazione Cariparma –
(ITALPRESS).

Cronaca

INWIT fa tappa in Abruzzo con la campagna di Legambiente

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CHIETI (ITALPRESS) – In Abruzzo, la regione con la percentuale più alta di territori protetti e con il Parco nazionale più antico della Penisola con oltre 100 anni di storia, la tecnologia è sempre più preziosa alleata per prevenire gli incendi e monitorare la qualità dell’aria nelle aree protette e nei centri limitrofi. Sensori IoT, videocamere smart dotate di intelligenza artificiale e gateway, installati dal 2023 sulle torri tlc di INWIT, diventano strumenti fondamentali per la tutela del territorio e un valido supporto anche per le forze dell’ordine per prevenire i reati. I primi risultati, presentati oggi a Pollutri (CH) da Legambiente, dove ha fatto tappa con la sua campagna nazionale ‘I cantieri della transizione ecologicà insieme a INWIT, parlano chiaro: nel periodo autunnale i sensori installati hanno segnalato 15 alert incendi di cui 9 nella riserva regionale Lecceta di Torino di Sangro e 6 nella riserva regionale Bosco di Don Venanzio (nel mese di settembre). Sul fronte della qualità dell’aria, bene in generale i monitoraggi relativi ai 6 comuni coinvolti nel progetto: Civitella Roveto (AQ), Pescasseroli (AQ), Pettorano sul Gizio (AQ), Picinisco (FR), Vasto (CH), e Roccaraso (AQ), dove sono state installate sensori di monitoraggio. In generale i monitoraggi in questione, i cui dati sono stati elaborati insieme all’Università degli studi del Molise e relativi al periodo da maggio a ottobre 2024, rilevano una buona qualità dell’aria nelle zone attenzionate, anche se non mancano gli osservati speciali che hanno mostrato alcune criticità e su cui non bisogna abbassare la guardia con Civitella Roveto, Vasto e Roccaraso dove la media di periodo rivelata per il PM10 vede la concentrazione più alta da maggio a ottobre e diverse giornate di sforamento. Alla luce di questi dati sulla qualità aria nelle aree protette, sarà importante osservare gli impatti che l’inquinamento ha sulla biodiversità.
‘Oggi tecnologia e innovazione – ha commentato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – sono un alleato importante nella tutela ambientale e della biodiversità. Un binomio prezioso e vincente al centro anche dei monitoraggi avviati dal 2023 da Legambiente e INWIT in Abruzzo per monitorare ambiente e biodiversità, qualità dell’aria, e contrastare al tempo stesso gli incendi boschivi, spesso causati da attività umane, e che oltre a distruggere vaste aree forestali, con danni a fauna selvatica e vegetazione, rilasciano grandi quantità di carbonio nell’atmosfera. Per questo oggi in occasione di questa tappa lanciamo anche un pacchetto di proposte chiedendo di investire in sistemi di prevenzione degli incendi boschivi, di potenziare i mezzi di intervento per fronteggiare i roghi; sul fronte della qualità dell’aria, chiediamo che venga avviato un network di studio che coinvolga esperti del settore per studiare gli impatti dell’inquinamento sulla biodiversità partendo dai dati raccolti dal monitoraggio INWIT Legambiente, e che si promuovano sempre più campagne di informazione e sensibilizzazione per far comprendere a tutti che i comportamenti personali possono influenzare la biodiversità’.
‘Un bosco indebolito dall’inquinamento e dalle fiamme si difenderà meno efficacemente da altri eventi climatici estremi come le forti piogge o le alluvioni, compromettendo la resistenza e la resilienza dell’intero territorio e della biodiversità che in esso vive. Per questo è importante contribuire attivamente alla prevenzione degli incendi e alla tutela della qualità dell’aria e della biodiversità tutto l’anno, non solo quando l’emergenza estiva si presenta – ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT -. I nostri progetti di monitoraggio della qualità dell’aria e di prevenzione degli incendi nei Parchi nazionali e nelle aree protette rappresentano un concreto esempio dell’integrazione della sostenibilità nel nostro business e del nostro ruolo di abilitatore di servizi innovativi basati su intelligenza artificiale e IoT. Questi progetti realizzati in partnership con Legambiente confermano il valore delle nostre torri, infrastrutture digitali e condivise, per la collettività e i territori e il nostro concreto impegno a tutela di ambiente e biodiversità’.
‘Oggi – aggiunge – si rafforza la partnership tra INWIT e LEGAMBIENTE: siamo orgogliosi dei progetti che stiamo realizzando e che rientrano a pieno titolo nel nostro piano di sostenibilità, che a sua volta è parte integrante del nostro piano industriale.
E’ importante registrare le sinergie, che sono testimoniate oggi, tra INWIT, associazionismo, Istituzioni nazionali e locali su attività coniugano tutela ambientale, biodiversità, infrastrutture e innovazione. L’utilità è il cuore del nostro intervento: le nostre quasi 25mila torri capillari su tutto il territorio italiano supportano le comunità in una logica di alleanza, non solo per abilitare la connettività 4G e 5G degli operatori anche in aree in digital divide, ma anche in una logica di torri sempre più digitali. Come per la trasmissione in tempo reale di dati e informazioni per il monitoraggio della qualità dell’aria e per la prevenzione degli incendi, in ausilio al prezioso e fondamentale lavoro umano. Ciò rappresenta un concreto esempio di integrazione della sostenibilità e del ruolo di INWIT di abilitatore di servizi innovativi, basati su intelligenza artificiale, IoT e gateway. In particolare,
le videocamere smart, dotate di AI, installate sulle torri digitali di INWIT catturano il pennacchio di fumo del principio di incendio e il gateway trasferisce l’alert in tempo reale a protezione civile e vigili del fuoco che possono così intervenire tempestivamente a salvaguardia dei territorì.
Focus monitoraggio Incendi: Il progetto di monitoraggio degli incendi boschivi avviato da INWIT in collaborazione con Legambiente coinvolge Pescasseroli (AQ), sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Pettorano sul Gizio (AQ), nella Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, la Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro (CH), la Riserva Naturale Regionale Bosco Don Venanzio a Pollutri (CH) e il Comune di Civitella Roveto (AQ) per monitorare l’area della Longagna e della Riserva Naturale Regionale Zompo lo Schioppo. Sono 5 le torri di INWIT presenti in questi territori sulle quali sono stati installati 5 gateway e 9 telecamere smart integrate con un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi. La localizzazione sulla sommità delle torri garantisce inoltre una posizione privilegiata che consente di massimizzare l’area sotto osservazione. La distanza massima che le telecamere possono coprire varia a seconda delle caratteristiche orografiche del luogo e delle dimensioni relative del pennacchio di incendio. Il raggio di osservazione è mediamente di 2 km intorno al punto di localizzazione, ma in determinati casi è possibile arrivare fino a 5 km, per un’area massima coperta di circa 80 km quadrati. Le apparecchiature sono in grado di funzionare anche in condizioni ambientali difficili e, grazie all’AI, di distinguere il fumo dei camini da quello degli incendi.
Focus qualità aria: La media di periodo rivelata per il PM10 vede la concentrazione più alta rilevata nella stazione di Civitella Roveto (29,6 microgrammi/metro cubo dal primo maggio al 30 ottobre con 154 giorni di rilevazione), seguiti da Punta Penna-Vasto con 25,9 µg/mc (periodo 26 giugno – 30 ottobre con 125 giorni di funzionamento), Roccaraso (24,1 µg/mc dal 4 giugno al 30 ottobre con 149 gg di monitoraggio). Seguono sotto la soglia di 20 µg/mc la stazione di Pettorano (19,1 µg/mc dal 04/06 al 30/10 con 149 gg di funzionamento), Picinisco (17,7 µg/mc dal 06/07 al 30/10 con 117 gg di rilevamento) ed infine Pescasseroli dove la media di periodo registrata è pari a 14,6 µg/mc (periodo di riferimento dal 26/06 al 30/10 con 115 gg di funzionamento).
Se le medie di periodo sono relativamente buone (considerando che la normativa sull’aria prevede una media annuale da non superare di 40 µg/mc mentre le linee guida OMS approvate nel 2021 indicano 15 µg/mc la media annua da non superare per tutelare la salute umana), sorprendono invece alcuni sforamenti giornalieri registrati nelle stazioni. La normativa stabilisce il limite di 50 µg/mc come media giornaliera da non superare per più di 35 giorni in un anno. Nelle stazioni di monitoraggio del presente progetto, si sono avuti 17 giorni di sforamento a Civitella Roveto, 12 a Punta Penna-Vasto, 11 Pettorano sul Gizio, 10 Roccaraso, 4 Picinisco e 3 a Pescasseroli. Giorni di sforamento avvenuti in diversi momenti dell’estate e dell’autunno, riconducibili a fenomeni generalizzati e diffusi (ad esempio una perturbazione di polveri sahariane o caucasiche spesso genera questo tipo di anomalia diffusa in tutto il Paese), a fattori antropici, essendo capitati in un periodo pre-estivo (giugno) e tardo estivo (settembre) soprattutto a cavallo dei week-end, di feste paesane e sagre; e poi in coincidenza dell’arrivo delle prime giornate fredde con l’accensione di caminetti e stufe nelle abitazioni negli orari mattutini e serali.
‘Nell’ambito di un accordo quadro stipulato tra Legambiente e Unimolise, il Dip. Di Bioscienze ha contribuito all’analisi statistica preliminare dell’ampia mole dei dati registrati. Una più approfondita valutazione e correlazione con fattori ambientali ed antropici potrà consentire risposte adeguatè, ha dichiarato Giancarlo Ranalli, Dipartimento Bioscienze e Territorio – Università degli Studi del Molise.
I Cantieri della Transizione Ecologica: si tratta della campagna nazionale di Legambiente che porta in primo piano storie, cantieri e progetti che in Italia vanno nella giusta direzione della transizione investendo su decarbonizzazione, sostenibilità ambientale ed economia circolare. Avviata a maggio 2023, la campagna ha anche un sito – cantieridellatransizione.legambiente.it – con una mappa interattiva che raccoglie gli oltre cento cantieri mappati fino ad ora con approfondimenti, foto e video.
-foto ufficio stampa Inwit-
(ITALPRESS).

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Intesa Comune Milano-Prefettura a sostegno figli vittime femminicidio

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MILANO (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di creare una rete di sostegno che fornisca un supporto coordinato alle vittime di violenza assistita e per i figli e le figlie delle donne uccise dai loro partner, il Comune di Milano ha siglato il ‘Protocollo d’intesa a favore dei figli di vittime di femminicidiò.
Il documento, promosso dalla Prefettura di Milano, è stato sottoscritto dall’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè, e dalla Regione Lombardia e il suo Garante per i minori e le fragilità, Città Metropolitana, Tribunale per i Minorenni, Questura, Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Ufficio scolastico territoriale, Ats, casa pediatrica dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, Ordine degli avvocati, Ordine degli psicologi della Lombardia, Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, Caritas Ambrosiana, Associazione Telefono Donna onlus, Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua, Casa di accoglienza delle donne maltrattate (CADMI), Associazione Olga, Fondazione Stelle di Marisa e Associazione per l’EMDR in Italia.
Partendo dal presupposto che l’impegno contro la violenza domestica deve avvalersi di un approccio multidisciplinare che veda la partecipazione dei diversi target potenzialmente coinvolti – dalle donne ai loro figli, dagli uomini autori di violenza alle categorie particolarmente fragili o in condizioni di svantaggio -, il protocollo mira a favorire una sinergia tra tutti gli attori impegnati in azioni di prevenzione e contrasto, in modo da garantire alle vittime l’accesso alle stesse possibilità di aiuto e supporto: dall’assistenza sanitaria per monitorare l’equilibrio fisico e psicologico dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze che subiscono violenza assistita all’orientamento legale, dal supporto formativo all’orientamento al lavoro, dal sostegno economico all’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Per farlo, i firmatari si impegnano a garantire assistenza e protezione alle vittime di violenza assistita e sostegno alle famiglie affidatarie che le accolgono, elaborando buone prassi omogenee e condivise.
In particolare, il Comune di Milano si impegna a partecipare, anche attraverso il coordinamento della Rete Antiviolenza cittadina, a percorsi formativi specifici che verranno promossi nell’ambito del protocollo, a orientare le famiglie affidatarie all’accesso alle misure di sostegno previste a livello nazionale e regionale, a organizzare, sempre con l’ausilio del sistema dei centri antiviolenza, laboratori educativi diffusi di prevenzione, iniziative per promuovere lo sviluppo della capacità di chiedere aiuto e percorsi dedicati ad adolescenti per aumentare la consapevolezza sui ruoli e sulla violenza di genere e, infine, ad accogliere i figli e le figlie delle vittime di femminicidio nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali con posti a disposizione. I centri antiviolenza cittadini si impegnano, tra le altre cose, a offrire interventi in emergenza post evento traumatico a favore dei minori coinvolti e percorsi per migliorare il rapporto tra gli orfani e le famiglie affidatarie.
“Nell’ambito delle azioni di contrasto alla violenza di genere – dichiara l’assessore Bertolè – non dobbiamo dimenticare che le vittime molto spesso non sono solo le donne. I dati che provengono dalla Rete antiviolenza cittadina, infatti, ci dicono che il 55% delle persone supportate nel 2023 ha figli, che nel 48% dei casi sono minori e, quasi sempre, hanno assistito agli abusi nei confronti della madre. Una situazione che ha bisogno di ancora più attenzione quando la violenza degenera fino alle estreme conseguenze: ai sopravvissuti deve essere garantito il supporto necessario per affrontare il trauma, la possibilità di ricominciare all’interno di una famiglia affidataria che li aiuti a crescere in un ambiente libero dalla violenza e il sostegno psicologico e materiale per vivere una vita serena. Il protocollo firmato oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ratifica un impegno da parte del Comune e di tutti gli attori coinvolti per andare proprio in questa direzione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Inzaghi “Continuare come nelle ultime undici partite”

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MILANO (ITALPRESS) – “Dobbiamo continuare come nelle ultime undici partite, in cui abbiamo raccolto nove vittorie e due pareggi, ma anche le altre squadre stanno correndo come noi. Sarà un lungo viaggio, tutte si sono rafforzate e come noi vorranno arrivare in alto”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida di Champions League a San Siro contro i tedeschi del Lipsia. “Gli arbitri? Bisogna che tutti diano loro una mano, io compreso – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Il Lipsia? E’ una squadra che fa la Champions da sei anni, ha giocato una semifinale e fino a sabato aveva la miglior difesa in Bundesliga. E’ una squadra riconoscibile e di qualità, molto organizzata, e la classifica di Champions non rispecchia il suo valore”. “Il nostro cammino deve proseguire guardando poco lontano, pensando al Lipsia e non al campionato – ha proseguito Inzaghi – Frattesi? Si sta trascinando un problemino alla caviglia da dieci giorni, sarà da valutare perchè oggi non era tranquillo e non si sentiva a posto. Speriamo di non perderlo, è determinante e lo sarà per questa Inter. Lautaro e Calhanoglu hanno fatto due buoni allenamenti e domattina valuterò il da farsi per la formazione; per Acerbi è una contrattura e non una lesione, vedremo se recuperarlo entro domenica”. “San Siro è uno stadio che trascina, spero di rimanere a lungo all’Inter per respirare questa atmosfera. Taremi? Sono molto contento di come sta lavorando e come si è inserito. Sapeva che avrebbe trovato concorrenza e così è stato, ho grande fiducia in lui – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Bastoni? Domenica ha giocato sessanta minuti nonostante le due partite con la Nazionale e penso che possa partire titolare, però non ho ancora deciso”, ha concluso Inzaghi.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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