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Mattarella “Il lavoro in Italia procede a velocità diverse. La questione dei salari non può essere elusa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il lavoro oggi procede a velocità diverse. Si creano diaframmi tra categorie, tra generazioni, tra lavoratori e lavoratrici, tra italiani e stranieri, tra territori, tra chi fa uso di tecnologie avanzate e chi non è in condizione di farlo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, durante la cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro.

“La dinamica salariale negativa dell’ultimo decennio vede ora segnali di inversione di marcia. Ben sappiamo come i salari siano stati lo strumento principe nel nostro Paese per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso”, ha spiegato. “E’ una questione che non può essere elusa perché riguarda in particolare il futuro dei nostri giovani, troppi dei quali sono spinti all’emigrazione – ha aggiunto Mattarella -. Questa strada, spesso sofferta, viene prescelta, talvolta, per la difficoltà di trovare lavoro e, sovente, a causa del basso livello retributivo di primo ingresso nel mondo del lavoro”.

“L’unità del lavoro è stato uno dei fattori più potenti della crescita economica, sociale, civile del nostro Paese. Il senso unitario dell’apporto delle cittadine e dei cittadini allo sviluppo del Paese ha avuto una funzione determinante nel generare partecipazione, diritti, benessere – ha spiegato il capo dello Stato -. Alla decrescita industriale corrisponde l’incremento dei comparti dei servizi. Si riducono luoghi e la concentrazione nei luoghi del lavoro: tra gli altri fenomeni è divenuta strutturale, dopo la pandemia, la porzione di lavoro che si svolge da remoto, in smart-working. A questo corrisponde una struttura di categorie salariali che vede, nei cosiddetti piani alti dell’occupazione, lavoro prestigioso, appagante, ben remunerato e, nei cosiddetti piani bassi, forme di precarietà non desiderate, subite, talvolta oltre il limite dello sfruttamento. Non ci sono ricette facili per un mondo del lavoro che ovviamente è condizionato da mercati sempre più interdipendenti. Sappiamo che è stato il lavoro il motore della crescita economica e sociale dell’Italia. La piena occupazione è un orizzonte che oltre la dignità riguarda la libertà – ha aggiunto Mattarella -. Un’occupazione che, come recita l’art.36 della Costituzione, deve assicurare ad ogni lavoratore “una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

“Richiamano l’attenzione i risultati di una recente indagine di Confcommercio che ha messo in luce il preoccupante fenomeno della crescita dei cosiddetti “contratti pirata”. Oltre mille i contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al Cnel: duecentocinquanta nei soli settori del turismo e del terziario”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Tra questi, vi sono contratti firmati da rappresentanze sindacali e datoriali scarsamente rappresentative, con vere e proprie forme di dumping contrattuale che hanno l’effetto di ridurre i diritti e le tutele dei lavoratori, di abbassare i livelli salariali, di provocare concorrenza sleale fra imprese – ha proseguito -. Dinamiche di mercato concorrono ad ampliare questi squilibri nelle retribuzioni, Ne nasce un aspetto a cui non si può sfuggire quando tante famiglie sono sospinte sotto la soglia di povertà nonostante il lavoro di almeno uno dei componenti, mentre invece super manager godono di remunerazioni centinaia, o persino migliaia di volte superiori a quelle di dipendenti delle imprese. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro certifica che la quota di reddito da lavoro – ovvero la quota del PIL destinata ai lavoratori – è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024″.

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“E’ un tema che la Banca Centrale Europea segnala anche per l’Italia: alla robusta crescita dell’economia che ha fatto seguito al Covid, non è corrisposta la difesa e l’incremento dei salari reali, mentre risultati positivi sono stati conseguiti dagli azionisti e robusti premi hanno riguardato taluni fra i dirigenti – ha sottolineato Mattarella –. Sono le entrate fiscali dai dipendenti pubblici e privati, dai pensionati, a fornire allo Stato, attraverso le imposte, il maggior volume di risorse. Porre riparo – dalle parti sociali alle istituzioni – non deve consistere nell’inseguire politiche assistenziali quanto, piuttosto, essere scelta di sviluppo e, quindi, di lungimirante coesione sociale. La ricomposizione del lavoro è dunque parte di un processo di equità, che richiede una crescita di consapevolezza, e anche un’opera paziente di carattere culturale – ha aggiunto il presidente -. Sembra, talvolta, che non ci si renda appieno conto degli effetti negativi che possono derivarne nel tempo sulla serenità della vita sociale”.

– foto Quirinale –

(ITALPRESS).

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Mattarella “La tragedia delle vite distrutte dalla droga richiede un impegno corale” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “L’accurata preparazione di questa conferenza ha consentito di raccogliere esperienze, riflessioni, opinioni e proposte da riversare nei lavori di questi due giorni, ha reso possibile l’importante e significativa ampiezza dei fronti inclusi nella strategia di contrasto alle dipendenze e di recupero. La tragedia delle vite distrutte dalla droga, della perversa presenza e opera della criminalità organizzata richiede un impegno consapevole, articolato, costantemente aggiornato, richiede un impegno corale”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla 7° conferenza nazionale sulle dipendenze.

“Vorrei ricordare le parole usate dalla presidente del Consiglio: nessuno si troverà solo su questo fronte. È un impegno di grande importanza perché è un fronte di libertà. Ce l’ho ha ricordato Papa Leone XIV affinché i giovani siano liberi e responsabili”, ha aggiunto ricordando “l’opera preziosa di recupero delle vittime”.

– foto Quirinale –

(ITALPRESS).

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La Cgil “Il 12 dicembre sciopero generale contro la manovra”

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FIRENZE (ITALPRESS) – L’assemblea dei delegati della Cgil ieri ha deciso lo sciopero generale per il 12 dicembre, contro la legge di bilancio del governo. L’annuncio è stato dato oggi nel corso di una iniziativa del sindacato al Mandela Forum a Firenze da Fulvio Fammoni, presidente dell’assemblea generale Cgil.

“Ci rivolgiamo a tutte le persone, ai giovani e alle donne che stanno pagando un prezzo pesantissimo per questa logica, ai lavoratori, alle lavoratrici, ai pensionati perché il 12 dicembre siano con noi in piazza. Faremo manifestazioni in tutti i territori d’Italia e vogliamo dimostrare che c’è la maggioranza di questo paese, quella che tiene in piedi il paese con il proprio lavoro, che chiede di essere ascoltata e che chiede di cambiare una logica sbagliata per noi non più sopportabile”, ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commentando l’annuncio.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Meloni “Impegno corale delle istituzioni sulle dipendenze, è una sfida prioritaria per l’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “La presenza di Mattarella testimonia un impegno delle istituzioni che è corale per liberare chi è caduto nella dipendenza e per costruire percorsi concreti di cura e riabilitazione”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla 7° conferenza nazionale sulle dipendenze.

Quello delle dipendenze è un fenomeno che “negli anni ha subito trasformazioni ed evoluzioni che la rendono ancora più complessa e vasta. E’ un fatto che il cambiamento d’epoca ci pone davanti sfide inimmaginabili per le generazioni che ci hanno preceduto e si relazione di fatto con la prima generazione nata e cresciuta in un mondo completamente digitale, uno scenario che, per chi non è cresciuto in questa epoca, spesso è indecifrabile”, ha aggiunto.

“Le vecchie dipendenze si sovrappongono e si intrecciano alle nuove generando problemi che spesso erano sconosciuti. Una realtà complessa che richiede risposte all’altezza, concrete e lungimiranti. Ma serve l’umiltà di ammettere che non abbiamo tutte le risposte in uno scenario che corre più veloce di noi, l’umiltà di confrontarsi e chiedere aiuto a chi queste risposte può trovarle”, ha spiegato la premier.

“Il governo deve mettere a disposizione gli strumenti per agire al meglio, dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato toccando quota 165 milioni di euro, risorse decisive per sciogliere i nodi che da troppo tempo dovevano essere affrontati. Si tratta di una sfida prioritaria per lo Stato italiano”, assicura.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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