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Ok Phoenix, Dallas e Milwaukee, Warriors in ansia per Curry

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ROMA (ITALPRESS) – Terza vittoria di fila, 56 su 70 in questa stagione. Phoenix dimostra una volta di più perchè è la squadra col miglior record della lega godendosi un Devin Booker da 36 punti con 15/24 dal campo nel 129-112 su Houston. Per i Suns anche 26 punti di Bridges e doppia doppia di Ayton (23 punti e 11 rimbalzi). Golden State fallisce invece l’aggancio al secondo posto occupato da Memphis, battuta 110-88 da Boston. Ma a preoccupare i Warriors è l’infortunio al piede sinistro riportato da Stephen Curry nel primo tempo, complice una giocata di Marcus Smart che coach Kerr non ha esitato a definire “pericolosa”. Per i Celtics 26 punti e 12 rimbalzi di Tatum, 26 punti anche per Brown. Golden State deve ora guardarsi le spalle perchè dietro vincono Utah, Dallas e Denver. Donovan Mitchell prende per mano i Jazz nel 125-110 su Chicago chiudendo con 37 punti, 25 dei quali nel solo terzo quarto, mentre c’è il timbro del solito Nikola Jokic nel successo di Denver su Washington (127-109): per il serbo 29 punti (sfondata quota 10 mila in Nba), 13 rimbalzi e 8 assist, a un passo dalla 19esima tripla doppia della stagione. I Mavericks, invece, piegano Brooklyn al fotofinish, grazie alla tripla alla sirena dell’ex di turno Dinwiddie (22 punti alla fine di cui 15 nell’ultimo periodo) per il 113-111 finale. Il migliore fra i texani è comunque il solito Luka Doncic (37 punti, 9 rimbalzi e 9 assist), fra i Nets 23 punti, 10 assist e 6 rimbalzi di Durant, la cui tripla a 10″ dalla fine sembrava potesse essere decisiva per centrare la quinta vittoria di fila. Continua invece il calvario dei Lakers (16 ko in 21 gare), battuti 124-104 da una delle squadre più in forma del momento, Minnesota, al nono risultato positivo nelle ultime dieci uscite. Decisivi Towns (30 punti) ed Edwards (27 punti), con i Wolves volati a +25 nel secondo quarto, ai gialloviola non basta un sofferente LeBron James (19 punti), alle prese con un fastidio al ginocchio. Non se la passa meglio l’altra sponda di Los Angeles, coi Clippers battuti 103-100 da Toronto (31 punti per Siakam), in serie utile da cinque match. A Est Milwaukee e Philadelphia cercano di avvicinarsi alla capolista Miami. Antetokounmpo (36 punti e 10 rimbalzi) e Middleton (32+8+8) sono i protagonisti del 135-126 su Sacramento con cui i Bucks centrano l’ottava vittoria in nove gare, cresce l’intesa fra Embiid (35 punti e 17 rimbalzi) e Hadern (21 punti e 11 assist) fra i Sixers, che superano anche l’ostacolo Cleveland (118-114). In quello che potrebbe essere un antipasto di play-in, Charlotte batte 116-106 Atlanta con 22 punti, 11 assist e 8 rimbalzi di LaMelo Ball. Fra gli Hawks 17 punti e 15 rimbalzi di Capela, male Danilo Gallinari partito in quintetto: appena 14 minuti sul parquet con 5 punti (1/2 da due e 1/3 da tre), due rimbalzi e tre assist. A completare il quadro delle gare della notte, la disfatta di Portland contro New York (128-98 per i Knicks con 31 punti di Barrett) e il ritorno al successo di San Antonio (122-120 su OKC con 26 punti e 12 assist di Murray).
(ITALPRESS).

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La Juventus parte bene, David e Vlahovic piegano il Parma

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TORINO (ITALPRESS) – Buona la prima per la Juventus di Igor Tudor. All’Allianz Stadium la squadra bianconera (in 10 nel finale per l’espulsione di Cambiaso) batte 2-0 il nuovo Parma del 30enne Carlos Cuesta e conquista i primi tre punti in campionato grazie alle reti dei suoi due centravanti, il nuovo acquisto David e Vlahovic. L’unico volto nuovo nell’undici bianconero è proprio il canadese, inserito dal primo minuto in una squadra che, nello scorso campionato, condivideva con il Parma il primato di gioventù per età media tra titolari e subentrati (24 anni e 288 giorni la Juventus, 24 anni e 98 giorni i gialloblù). Non sorprende quindi che siano due under 23 a mettere la firma sulle prime fiammate del match. Al 4′ è il classe 2003 Lovik a spaventare Di Gregorio con una conclusione salvata in angolo da Cambiaso. Al 13′ invece è il 22enne Conceicao a impegnare Suzuki con un colpo di testa in tuffo sugli sviluppi di un cross di Thuram. La prima, grande occasione da gol è però del Parma ad inizio ripresa. Almqvist scatta in profondità, entra in area e serve a Pellegrino la palla del possibile 1-0, ma Bremer – al ritorno in Serie A dopo l’infortunio a distanza di 330 giorni dall’ultima volta – è bravo a murare il centravanti avversario in scivolata. L’episodio scuote la Juventus e i suoi interpreti offensivi. Al 51′ Yildiz calcia dal vertice dell’area spaventando Suzuki con una conclusione che non va lontana dal secondo palo. E’ il legno invece quattro minuti dopo a salvare il Parma: Conceicao si accentra e calcia col mancino, trovando la deviazione involontaria di Keita che indirizza la palla sul palo alla sinistra di Suzuki. L’1-0 è dietro l’angolo e al 59′ la Juve colpisce: Yildiz lavora bene un pallone sulla sinistra e crossa a centro area, dove David è bravo ad anticipare Circati e depositare in rete. La Juve sembra in controllo, ma chiude in dieci uomini. Al 84′ Cambiaso reagisce male ad un contrasto con Lovik e riceve il rosso diretto dall’arbitro. Neanche il tempo di sistemarsi in inferiorità numerica e la Juventus chiude i giochi: Vlahovic apre una una prateria a Yildiz e va in area a chiudere l’azione con il tocco vincente. Un gol che scaccia via le voci di mercato e permette al serbo di ritrovare il sorriso in un momento delicato della carriera.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Il Pisa al ritorno in Serie A blocca sull’1-1 l’Atalanta

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BERGAMO (ITALPRESS) – Finisce 1-1 la sfida tra Atalanta e Pisa: dopo l’autogol di Hien nel primo tempo è arrivata la risposta di Scamacca nella ripresa. Buoni segnali per l’attaccante degli orobici, tornato alla rete dopo oltre 400 giorni (l’ultimo col Torino nel maggio del 2024). I toscani festeggiano con un buon pareggio il ritorno in Serie A dopo 34 anni: nel prossimo turno ci sarà la sfida contro la Roma. I bergamaschi, a caccia della prima vittoria nella gestione Juric, affronteranno invece il Parma in trasferta.
Il tecnico orobico ha confermato le sensazioni della vigilia schierando il 3-4-2-1 già visto nelle diverse amichevoli, prima da titolare per Zalewski, Krstovic invece è partito dalla panchina. Modulo simile pensato da Gilardino, nel 3-5-2 spazio alla doppia punta Meister-Moreo, con Tramoni mezzala in fase di non possesso e trequartista pronto ad inventare sul recupero palla. Nel primo quarto d’ora gli orobici hanno creato buone combinazioni, ma è mancata cattiveria nell’ultimo passaggio, troppi gli errori in rifinitura per Daniel Maldini.
I toscani, invece, hanno giocato con lucidità e freddezza, al 26′ è arrivata la rete che ha sbloccato la partita: Tourè, lasciato libero sulla corsia mancina, ha avuto tutto il tempo per crossare, la deviazione di tacco di Moreo ha innescato l’assist per Angori, che ha poi causato l’autogol di Hien. Nel finale di primo tempo ancora Moreo, da dentro l’area piccola, ha sfiorato il 2-0.
Nella ripresa i padroni di casa hanno avuto un approccio migliore e dopo appena cinque minuti Scamacca si è costruito dal limite il pallone del pareggio; una manciata di minuti più tardi il numero 9 atalantino di testa ha colpito la traversa. L’occasione migliore della ripresa è capitata poi tra i piedi di Daniel Maldini ma il numero 70 si è fatto ipnotizzare da Semper. Uno a uno alla fine a Bergamo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Como-Lazio 2-0 con Douvikas e Paz, “prima” con spiegazione arbitro

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COMO (ITALPRESS) – Comincia alla grande il campionato di Serie A del Como, che nella prima giornata batte in casa la Lazio per 2-0. Viceversa, quindi, non parte al meglio la seconda avventura di Maurizio Sarri alla guida dei biancocelesti. Grande entusiasmo al “Sinigaglia”, in virtù del mercato estivo dei lariani che ha ribadito le ambizioni della società. Un entusiasmo ripagato dagli uomini di Fabregas, che partono fortissimo fin dalle prime battute, distinguendosi per il pressing asfissiante, la qualità delle giocate e la capacità di coinvolgere tutti i calciatori in campo. Tra i più attivi, ovviamente, c’è Paz, ma da sottolineare anche il grando impatto di Ramon e di Jesus Rodriguez: quest’ultimo va vicino al gol al 20′ dopo un recupero palla in zona offensiva. Poco dopo Provedel è chiamato alla bella parata sul tentativo di Vojovoda in controbalzo. La Lazio fatica ad uscire e si fa vedere solo dopo la mezz’ora con un tiro di Cancellieri. Il più positivo degli ospiti è Tavares, che sul finire di frazione crea scompiglio nell’area del Como e serve Castellanos, che viene chiuso. La ripresa si apre con uno squillo di Cancellieri, ma al 47′ Paz salta Tavares e imbuca per Douvikas, che resiste di fisico su Gila e batte in diagonale Provedel. In questa fase la partita è aperta: il Como sfiora il raddoppio con Da Cunha e Ramon, ma la Lazio risponde con Castellanos, che prima non arriva per centimetri sull’assist di Zaccagni, e poi, al 63′, trova il gol scattando sul filo del fuorigioco sul lancio di Gila. Un offside che in realtà c’è, come evidenzia il Var; ed è anche un momento “storico”, perchè per la prima volta la decisione del Var viene spiegata in campo dall’arbitro, in questo caso Manganiello: una novità che abbiamo conosciuto al Mondiale per club e che, da questa stagione, è presente anche in Italia. Nel Como entra Morata, che tenta subito un tiro da lontano mancando di poco la porta, ma il secondo gol porta la firma del solito Paz, autore di una meravigliosa rete direttamente da punizione. Non è finita, perchè la squadra di Fabregas, sulle ali dell’entusiasmo, non si ferma e sfiora il terzo gol con Vojvoda (traversa) e Da Cunha (ancora pronto Provedel). Il Como tornerà in campo sabato 30 agosto con la sua prima trasferta, contro il Bologna, mentre domenica 31 la Lazio debutterà all’Olimpico contro il Verona.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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