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Cronaca

Da Coca-Cola HBC Italia bonus di 800 euro in welfare aziendale

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MILANO (ITALPRESS) – A partire da ottobre 2022, quasi 1700 collaboratori di Coca-Cola HBC Italia, principale imbottigliatore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, riceveranno un bonus di 800 euro spendibile tramite la piattaforma di welfare aziendale in una serie di servizi, tra cui il rimborso delle bollette di acqua, luce e gas (non appena saranno confermate, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le proposte del DL Aiuti Bis). Questa opzione è infatti contemplata dal decreto-legge Aiuti-bis n. 115 del 2022, che prevede la possibilità per i datori di lavoro di erogare ai propri dipendenti contributi economici mirati, volti a fronteggiare gli aumenti delle bollette energetiche.
“Il nuovo bonus, che intende essere un segnale di vicinanza di Coca-Cola HBC Italia alle proprie persone in un periodo particolarmente difficoltoso a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’inflazione – si legge in una nota -, andrà dunque a rafforzare il potere d’acquisto dei beneficiari, che potranno utilizzarlo non solo per le bollette, ma anche per buoni carburante, rimborsi per spese scolastiche o di assistenza e per attività ricreative. L’azienda ha inoltre messo a disposizione uno sportello welfare online e una serie di sessioni formative per consentire a tutti i dipendenti coinvolti di spendere al meglio il credito ricevuto”.
“In Coca-Cola HBC Italia ascoltiamo i bisogni dei nostri collaboratori e consideriamo il loro benessere un fattore fondamentale. Questo bonus welfare di 800 euro è un ulteriore, tangibile, segnale dell’attenzione alle nostre persone, che si aggiunge alle diverse misure messe in atto durante i mesi più difficili della pandemia. E’ anche un modo per dimostrare il riconoscimento dell’azienda per il grande impegno profuso dai colleghi nel garantire il successo del nostro business in questo anno particolarmente sfidante”, ha affermato Emiliano Maria Cappuccitti, People & Culture Director Coca-Cola HBC Italia.
“Apprezziamo la decisione di Coca-Cola HBC Italia di dare uno specifico ed importante sollievo economico alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo in un momento in cui l’inflazione e l’aumento dei costi energetici stanno erodendo i salari e diminuendo la capacità di spesa delle famiglie”, affermano Alessandro Anselmi, Angelo Paolella e Michele Tartaglione per le segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.
“Un risultato frutto delle richieste sindacali e del sistema di relazioni costruito negli anni. Il prossimo passo sarà ricercare, insieme, ulteriori importanti risposte per i dipendenti del gruppo nell’imminente apertura del confronto per il rinnovo del contratto integrativo di secondo livello”, aggiungono.
Questo nuovo bonus si inserisce in un più ampio piano di welfare aziendale di Coca-Cola HBC Italia che prevede almeno 12 giorni di smart working al mese, un Galateo dello Smart Working per guidare i colleghi sulla corretta gestione e organizzazione del lavoro da remoto, uno sportello di supporto psicologico, un Employee Assistance Program (EAP), dove i dipendenti e i loro familiari possono ricevere aiuto in riferimento a questioni personali e lavorative e training dedicati ai manager per fornire loro le competenze necessarie a monitorare e salvaguardare il benessere psicofisico del team.

– Nella foto Emiliano Maria Cappuccitti, People & Culture Director Coca-Cola HBC Italia (fonte ufficio stampa Coca-Cola HBC Italia) –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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