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Cronaca

Apre al pubblico la mostra fotografica “Roma silenziosa bellezza”

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ROMA (ITALPRESS) – Un viaggio insolito nei luoghi della Città Eterna, che rinnova la meraviglia di riscoprirne la bellezza più vera e più intensa. E’ il percorso espositivo della mostra Roma silenziosa bellezza, promossa e organizzata dal Gruppo Webuild e dall’Istituto VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, con il patrocinio del Comune di Roma, ospitata nella Sala Zanardelli del Vittoriano e aperta al pubblico dal 20 gennaio al 28 febbraio. Ad inaugurare oggi la mostra Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild, ed Edith Gabrielli, Direttrice dell’Istituto VIVE.
Attraverso gli scatti realizzati da Moreno Maggi nel 2020 durante i mesi del lockdown, l’esposizione, a ingresso libero, restituisce una Roma diversa da come siamo soliti percorrerla e viverla. Una Roma resa straordinariamente bella dal silenzio di quei giorni, in uno spazio normalmente assediato dal traffico e dal sovraffollamento, per restituire il volto vero e inossidabile alla città, pronta ad ospitare i grandi eventi internazionali dei prossimi anni.
“La vera bellezza in fondo sta nell’interazione e nelle storie vissute dalle persone nei luoghi a cui queste appartengono – sottolinea Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild. Da questa idea si può ripartire per immaginare e progettare una rete di infrastrutture più adeguata alle esigenze del XXI secolo, pur nel rispetto dell’eredità storica e delle affascinanti stratificazioni di una capitale come Roma. Le immagini” prosegue Salini “sono di ispirazione per lavorare sul futuro e pianificare interventi su una città che deve ripartire dall’idea di un grande progetto infrastrutturale che sfrutti appieno le nostre migliori capacità costruttive e creative, per creare una città più vivibile e con standard paragonabili alle grandi capitali mondiali. Occorre ripensare, riconcepire, re-immaginare il modo di vivere le città d’arte e come usare lo straordinario patrimonio culturale che i nostri predecessori ci hanno lasciato. E ripensare di conseguenza il turismo, il commercio, il decoro urbano, il trasporto, il tempo libero, lo sport e tutto ciò che la città può offrire ai cittadini e a chi viene a visitarla”.
“Il progetto Roma silenziosa bellezza” commenta la Direttrice dell’Istituto VIVE, Edith Gabrielli “si riannoda a uno dei dibattiti più intensi di questo momento storico, laddove entra nel vivo del ruolo delle città, Roma naturalmente compresa. Gli interrogativi, numerosi e importanti, spaziano dalla questione dei trasporti alla relazione tra presunti centri e presunte periferie. Roma silenziosa bellezza è anche capace di tenere unito l’impegno scientifico con la capacità di attrarre il pubblico. Le foto di Moreno Maggi spalancano gli occhi degli spettatori verso luoghi estremamente celebri e li collocano sotto una luce diversa, per molti aspetti inedita, anche grazie alla modalità immersiva”.
La mostra, curata da Roberto Koch e Alessandra Mauro, è un percorso ricco di foto, video e proiezioni multimediali che permette di riscoprire il senso di un nuovo vivere, o con-vivere, facendo compiere al visitatore un viaggio emotivo e intellettuale per meditare sul senso della comunità.
Le immagini illuminano dagli scorsi giorni anche Palazzo Venezia, grazie ad un videomapping, ideato e realizzato da Webuild, con proiezioni che alternano foto e brevi giochi di luce e che saranno visibili ogni sera dalle 18.30 alle 23.30 fino al 28 febbraio. L’iniziativa punta a raggiungere un vasto pubblico e si pone come ulteriore elemento di valorizzazione dell’intera area di Piazza Venezia.
La mostra è parte di un progetto che comprende il catalogo e l’omonimo volume Roma silenziosa bellezza, editi da Rizzoli per conto di Webuild, che punta a promuovere un dibattito sui temi legati alla concezione di città vivibile, di urbanistica e di mobilità, sui possibili futuri paradigmi del vivere urbano, trasformando l’esperienza della pandemia in una occasione per ripensare gli ambienti urbani e le infrastrutture, partendo dai bisogni delle comunità in una nuova ottica di sostenibilità.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

Cronaca

Chico Forti è rientrato in Italia dopo 24 anni

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ROMA (ITALPRESS) – E’ atterrato alla base aerea di Pratica di Mare il Falcon dell’Areonautica Militare che ha riportato in Italia Chico Forti, il 65enne detenuto per 24 anni negli Stati Uniti dopo essere stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio del 1998. Forti era stato scarcerato alcuni giorni fa. Ad attenderlo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’autorizzazione al trasferimento in Italia era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso. Forti, che è stato condannato all’ergastolo, dovrà scontare il resto della pena in Italia, dove la corte d’Appello di Trento ha già convertito nelle scorse settimane la sentenza statunitense. Forti andrà nel carcere Montorio di Verona, anche se al momento potrebbe andare a Trento per questioni organizzative, vista la concomitanza della visita del Papa.
“Si ottengono questi risultati quando si lavora in silenzio, senza fare polemiche, con una grande azione del governo, certamente, ma anche della nostra diplomazia. E’ da quando ci siamo insediati che stiamo lavorando perchè Chico Forti possa scontare la seconda parte della sua detenzione in un carcere italiano. Ci sembra una scelta giusta”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Per il presidente del Senato Ignazio La Russa, “l’arrivo in Italia dell’aereo con a bordo Chico Forti è un’ottima notizia. Un risultato importante frutto di un grande lavoro svolto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal suo governo e dalla diplomazia italiana. A tutti loro i più sinceri complimenti e il ringraziamento per l’impegno profuso. Rivolgo, infine, un pensiero a Chico e alla sua famiglia, che per 24 anni hanno affrontato con dignità questa complessa vicenda giudiziaria”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Cronaca

INCARICO NAZIONALE PER SILVIA BERNINI, UNA PAVESE ALLA GUIDA DEGLI AGRITURISMI ITALIANI DI TERRAVIVA

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Silvia Bernini

Silvia Bernini, già presidente provinciale nella sua associazione di provenienza, ha aderito con entusiasmo al progetto di Terraviva con il suo agriturismo in provincia di Pavia. E’ di pochi giorni fa la notizia che ha accettato l’incarico di ricoprire a livello nazionale per Terraviva l’incarico di gestione degli agriturismi e di occuparsi del loro sviluppo all’interno dell’associazione. Bernini spiega: ”Ho accettato con entusiasmo questo incarico perché nell’associazione Terraviva ho incontrato persone che, come me, hanno molta voglia di lavorare e davvero e poca di fare chiacchiere. Ho già alcune idee per aiutare il settore degli agriturismi in modo concreto a svilupparsi ed arrivare dove il settore merita di stare. Sono felice di aver trovato nei vertici dell’associazione fiducia totale, che spero di poter dimostrare presto essere ben riposta” .

Giuseppe Fumagalli

Giuseppe Fumagalli, Presidente Terraviva Lombardia: ”Siamo felici in ogni senso, sia perché abbiamo la possibilità di lavorare con Silvia Bernini, imprenditrice di successo che vive il turismo con passione e competenza, sia perché le nostre aziende, grazie a lei, godranno di uno slancio importante nel prossimo futuro”.
L’associazione Terraviva è tra le più giovani associazioni presenti su tutto il territorio nazionale, in continua crescita rappresentando ed aiutando migliaia d’imprese del settore agricolo.

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Cronaca

Energia, Meloni “Transizione green ma senza dimenticare il nucleare”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’energia è anche uno dei pilastri del Piano Mattei ed è un tema che l’Italia intende portare anche in ambito G7. Perchè, nonostante in Africa viva un quinto della popolazione mondiale, il Continente attrae solo il 3% degli investimenti globali in energia. Per questo, abbiamo intenzione di lanciare un’iniziativa per sviluppare progetti per la produzione di energia, sempre più pulita, attraendo capitali pubblici e privati e lavorando insieme alle Istituzioni finanziarie internazionali e alle imprese per superare le barriere agli investimenti nel settore energetico. La vostra Dichiarazione si intitola ‘Leading the Transitions together’. Condivido, con voi, l’importanza di guidare le transizioni in atto, da quella ecologica a quella digitale, con una visione d’insieme, e di accompagnare queste transizioni con un importante piano di investimenti pubblici e privati, favorendo i partenariati pubblico-privato e l’accesso ai capitali”. Lo ha dtto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrando i rappresentanti del Business 7, il formato di dialogo tra G7 e settore privato imprenditoriale, quest’anno coordinato da Confindustria. “Transizioni che stanno mettendo alla prova i nostri sistemi economici, produttivi e sociali, e che non dobbiamo commettere l’errore di affrontare con un approccio ideologico. Mi riferisco, in particolare, alla transizione green che a nostro avviso deve seguire il principio della neutralità tecnologica. Questo vuol dire che dobbiamo perseguire tutti l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente, ma dobbiamo farlo utilizzando tutte le tecnologie a disposizione. Quelle già in uso, quelle che stiamo sperimentando e quelle che dobbiamo ancora scoprire. Non penso solo alle rinnovabili, ma anche al gas, ai biocarburanti, all’idrogeno, ai sistemi di cattura della anidride carbonica. Senza dimenticare la grande prospettiva, che arriva dal nucleare da fusione, per produrre energia pulita e illimitata”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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